Taranto, gasolio in mare. Corsa per recuperare il carburante perso dalla petroliera. I tecnici: L’operazione in 24 ore
Diverse tonnellate di carburante sono state riversate in mare nel Mar Grande a Taranto in corrispondenza del terzo sporgente del porto. L’incidente è accaduto alla motonave East Castle, di bandiera panamense, ormeggiata nel porto di Taranto, vuota di carico. A quanto pare, rivela parlando all’Adnkronos il direttore dell’Agenzia regionale Protezione Ambientale (Arpa) della Puglia, il professor Giorgio Assennato “lo sversamento di greggio si deve a un errore umano, molto grave devo dire. Invece di scaricare acqua dalla nave è stato scaricato carburante. Di qui lo stillicidio cominciato ieri sera”. ”Per fortuna la fuoriuscita di greggio è stata tamponata in modo efficiente dai panni di contenimento”, spiega. ”Le pompe sono riuscite finora ad aspirare circa 10-15 tonnellate di greggio. Resta da aspirare ancora circa il 10%”.
“Durante l’attività di svuotamento in mare delle casse di zavorra, contenenti acqua, si è verificata la fuoriuscita anche di carburante” ricostruisce anche il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.”Nella serata di ieri è stata verificata la presenza di idrocarburi nello specchio acqueo del porto mercantile di Taranto. La Guardia Costiera ha allertato la Società designata per l’attività di antinquinamento portuale che è intervenuta con un battello disinquinante e due rimorchiatori”.
Nella nota si legge che c’è stata ”un’ispezione da parte della Guardia Costiera che, secondo quanto già accertato, disporrà il fermo della motonave nel porto di Taranto oltre alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Metà del prodotto è stato recuperato dai mezzi antinquinamento. La situazione ambientale è sotto controllo”. ”Intorno alla nave -continua il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto- sono state immediatamente posizionate panne assorbenti per un’area totale di circa 500 metri quadri. Sono state effettuate ispezioni subacquee che hanno escluso la presenza di falle nello scafo. Tecnici dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) hanno effettuato prelievi e campionamenti dell’idrocarburo su richiesta della Guardia Costiera”.
Sul posto l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro ha sottolineato come il sistema di contenimento abbia funzionato. Il dispositivo, messo in atto, “ha permesso di scongiurare gravi conseguenze per l’ambiente”, aggiunge. ”Il carburante in mare – prosegue – è stato completamente circoscritto all’interno dei sistemi di contenimento e si sta rapidamente procedendo al recupero. Peraltro – prosegue Nicastro – abbiamo appreso dallo stesso comandante che non vi sono falle e, quindi, nessun rischio di ulteriori perdite. Il tutto parrebbe aver l’origine in un errore tecnico di gestione sul quale sono in fase di svolgimento ulteriori indagini”.
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