Choc in campo, morte in diretta di un giocatore del Livorno. Polemica sui controlli
Dramma durante la partita del campionato di Serie B Pescara-Livornoallo stadio Adriatico. Il 25enne Piermario Morosini, centrocampista del club toscano, è morto dopo un malore in campo
Il calciatore si è accasciato al suolo al 31′ del primo tempo e, dopo i primi soccorsi sul terreno di gioco, è stato trasportato all’ospedale Santo Spirito di Pescara. I medici hanno provato a lungo a rianimare il calciatore anche attraverso la somministrazione di adrenalina. Ogni tentativo, però, si è rivelato inutile.
“Le abbiamo provate tutte per rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare”, ha detto il professor Leonardo Paloscia, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale Santo Spirito. “Il ragazzo era già in arresto cardiorespiratorio. Finché non si è deciso di interrompere la rianimazione, un’ora e mezza dopo,non si è mai ripreso”, ha spiegato Paloscia ai microfoni di Sky. “Le abbiamo provate tutte, abbiamo anche applicato un pacemaker provvisorio, ma non c’è mai stato un accenno di ripresa del battito cardiaco”.
Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, era cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta. Nel 2004 era passato all’Udinese e con la maglia bianconera aveva esordito in Serie A nella stagione 2005-2006. Successivamente aveva indossato le casacche di Vicenza, Reggina e Padova prima del trasferimento al Livorno nel gennaio di quest’anno.
Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell’Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l’Under 21 partecipando all’Europeo di categoria.
La Figc ha sospeso tutti i campionati per la morte di Morosini. Nel weekend, quindi, non si disputerà il 33° turno del campionato di Serie A.
La Lega B, in una nota, ha ricordato Morosini come “un ragazzo che esprimeva con il suo impegno, dedizione e riconosciuta correttezza la sua passione calcistica e la sua professione. Un immenso dolore che ci colpisce tutti”, conclude il comunicato.
Cordoglio sul sito Internet ufficiale del A.S. Livorno calcio dove si legge: ”Piermario si è sempre fatto apprezzare per le sue doti di atleta e di uomo eccezionale. Tutta la società A.S. Livorno calcio esprime le più sentite condoglianze ai famigliari di Piermario”.
Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend, in memoria di Morosini.
Il ministro dello Sport e Turismo Piero Gnudi, commentando la notizia, ha sottolineato: ”I controlli preventivi devono essere sempre più accurati” perché ”il corpo umano cambia e va seguito con una frequenza che deve essere abbastanza ravvicinata”. L’ipotesi di posizionare defibrillatori negli stadi a scopo di prevenzione ”è la strada che va percorsa”, ha aggiunto Gnudi intervenendo a ‘Sabato Sport’ su RadioUno Rai.
“E’ una notizia terribile, partecipiamo al dolore dei familiari di Piermario Morosini in maniera veritiera e non formale”, ha detto il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, all’ADNKRONOS. “Chiamerò il presidente del Livorno Aldo Spinelli e cercherò di capire con lui cosa è opportuno fare – ha aggiunto il sindaco – La città è a disposizione di questo ragazzo che giocava con la casacca amaranto”. “Le immagini sono davvero drammatiche – ha proseguito – E’ incredibile pensare che un ragazzo di 25 anni, sotto controllo e fisicamente a posto, possa morire così”.
Per il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutrufa, è “una tragedia che lascia senza parole, a cui nessuno era preparato”. “La morte – ha dichiarato – è un evento sempre difficilmente accettabile ma lo è ancora di più quando colpisce un giovane nel pieno della sua vitalità”. “Lo sport di solito è passione, porta a vedere le cose in positivo – ha concluso – Associarlo a un tragedia come questa resta molto difficile”.
Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese, ha affermato: “Questa è una delle giornate più tristi da quando sono nel calcio. In 26 anni non ricordo un’altra tragedia come questa”. Il giocatore era stato prestato al club toscano proprio dall’Udinese lo scorso gennaio.
Il calciatore si è accasciato al suolo al 31′ del primo tempo e, dopo i primi soccorsi sul terreno di gioco, è stato trasportato all’ospedale Santo Spirito di Pescara. I medici hanno provato a lungo a rianimare il calciatore anche attraverso la somministrazione di adrenalina. Ogni tentativo, però, si è rivelato inutile.
“Le abbiamo provate tutte per rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare”, ha detto il professor Leonardo Paloscia, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale Santo Spirito. “Il ragazzo era già in arresto cardiorespiratorio. Finché non si è deciso di interrompere la rianimazione, un’ora e mezza dopo,non si è mai ripreso”, ha spiegato Paloscia ai microfoni di Sky. “Le abbiamo provate tutte, abbiamo anche applicato un pacemaker provvisorio, ma non c’è mai stato un accenno di ripresa del battito cardiaco”.
Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, era cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta. Nel 2004 era passato all’Udinese e con la maglia bianconera aveva esordito in Serie A nella stagione 2005-2006. Successivamente aveva indossato le casacche di Vicenza, Reggina e Padova prima del trasferimento al Livorno nel gennaio di quest’anno.
Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell’Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l’Under 21 partecipando all’Europeo di categoria.
La Figc ha sospeso tutti i campionati per la morte di Morosini. Nel weekend, quindi, non si disputerà il 33° turno del campionato di Serie A.
La Lega B, in una nota, ha ricordato Morosini come “un ragazzo che esprimeva con il suo impegno, dedizione e riconosciuta correttezza la sua passione calcistica e la sua professione. Un immenso dolore che ci colpisce tutti”, conclude il comunicato.
Cordoglio sul sito Internet ufficiale del A.S. Livorno calcio dove si legge: ”Piermario si è sempre fatto apprezzare per le sue doti di atleta e di uomo eccezionale. Tutta la società A.S. Livorno calcio esprime le più sentite condoglianze ai famigliari di Piermario”.
Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend, in memoria di Morosini.
Il ministro dello Sport e Turismo Piero Gnudi, commentando la notizia, ha sottolineato: ”I controlli preventivi devono essere sempre più accurati” perché ”il corpo umano cambia e va seguito con una frequenza che deve essere abbastanza ravvicinata”. L’ipotesi di posizionare defibrillatori negli stadi a scopo di prevenzione ”è la strada che va percorsa”, ha aggiunto Gnudi intervenendo a ‘Sabato Sport’ su RadioUno Rai.
“E’ una notizia terribile, partecipiamo al dolore dei familiari di Piermario Morosini in maniera veritiera e non formale”, ha detto il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, all’ADNKRONOS. “Chiamerò il presidente del Livorno Aldo Spinelli e cercherò di capire con lui cosa è opportuno fare – ha aggiunto il sindaco – La città è a disposizione di questo ragazzo che giocava con la casacca amaranto”. “Le immagini sono davvero drammatiche – ha proseguito – E’ incredibile pensare che un ragazzo di 25 anni, sotto controllo e fisicamente a posto, possa morire così”.
Per il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutrufa, è “una tragedia che lascia senza parole, a cui nessuno era preparato”. “La morte – ha dichiarato – è un evento sempre difficilmente accettabile ma lo è ancora di più quando colpisce un giovane nel pieno della sua vitalità”. “Lo sport di solito è passione, porta a vedere le cose in positivo – ha concluso – Associarlo a un tragedia come questa resta molto difficile”.
Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese, ha affermato: “Questa è una delle giornate più tristi da quando sono nel calcio. In 26 anni non ricordo un’altra tragedia come questa”. Il giocatore era stato prestato al club toscano proprio dall’Udinese lo scorso gennaio.
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