Monti: C’è un nuovo patto politico ma non ci sarà crescita fino al 2013
Un nuovo patto politico per rilanciare le riforme, accelerando sulle modifiche ai meccanismi che regolano il mercato del lavoro e confermando l’impegno per il provvedimento anti-corruzione.
Dopo il lungo vertice di ieri sera con i leader dei partiti che sostengono l’esecutivo, durato quasi sei ore, il premier Mario Monti fa sapere di essere soddisfatto, anche se sul tappeto rimane il problema dell’asta sulle frequenze tv, dopo il ‘licenziamento’ del beauty contest, divenuto un caso politico. E’ quanto scrivono oggi i maggiori quotidiani dopo il faccia a faccia di ieri tra il Professore e i leader di Pdl, Pd e Terzo Polo.
Un nuovo patto politico che si rifletterà in Parlamento soprattutto in un impegno destinato a favorire la crescita. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, riferiscono i media, ha illustrato un piano sulla crescita che prevede, tra l’altro, il decreto sulla revisione degli incentivi, l’intesa con le banche per lo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese e il rilancio delle opere infrastrutturali. Verranno inoltre sbloccati investimenti ma senza pesare sugli enti locali, il patto di stabilità, insomma, non verrà toccato.
Dell’asta sulle frequenze tv, secondo i mezzi di informazione, non si sarebbe parlato ieri, ma la tensione resta alta, dopo le dure critiche del Pdl: un pasticcio, secondo l’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Romani, addirittura una pugnalata a giudizio dell’ex premier Silvio Berlusconi, secondo quanto scrive il ‘Corriere della Sera’.
‘Sul piano interno la crescita non tornerà fino al 2013” è l’indicazione arrivata dal premier Mario Monti nella relazione che accompagna la bozza del Def. ”Il disagio occupazionale tocca direttamente o indirettamente quasi la metà delle famiglie italiane. E’ necessario agire con determinazione per completare la sequenza di riforme e mettere il Paese in grado di ripartire contribuendo attivamente a far tornare la ripresa economica”, scrive Monti. Nella relazione si legge inoltre che ”in futuro i proventi della lotta all’evasione fiscale dovranno essere utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali”. Parlando della crisi, Monti ha spiegato che se finora ”è stato evitato uno shock distruttivo”, adesso “non è possibile aspettare che la tempesta passi e la parentesi si chiuda”. Perché “la crisi che viviamo dal 2008 può avere un impatto duraturo”.
Poi, nel corso della conferenza stampa, il premier ha sottolineato: ”Vediamo ogni giorno gli effetti drammatici di crisi che si prolunga da quattro anni, che sta imponendo un prezzo altissimo alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori e alle imprese che chiudono”. ”Qualche volta – ha aggiunto Monti – alcune vite che si chiudono nella disperazione”.
Il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013 è “una meta ambiziosa” ha detto il presidente del Consiglio nel corso del suo intervento. “Siamo un governo breve chiamato a svolgere un compito lunghissimo” e “se le forze politiche che sostengono il governo, con grande senso di responsabilità, dovessero condividere questa piattaforma triennale e farla propria, in tutto o in parte – sono state le parole di Monti – sarebbe un punto importante e una leva di fiducia nel lungo periodo nei confronti dell’Italia”.
In conferenza stampa il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha detto che dalle banche è arrivata la disponibilità ad anticipare 20-30 miliardi di debiti della P.a. Nei prossimi giorni ”incontreremo il sistema bancario, siamo convinti che ci sia una disponibilità per anticipare qualcosa intorno ai 20-30 miliardi” ha affermato Passera.
Quanto ai carburanti, ”è verosimile che quando si parlerà di sgravi si valuterà se tornare parzialmente indietro” rispetto all’incremento delle accise ”
Passera ha parlato anche dell’emendamento che introduce l’asta per le frequenze. ”E’ stato per parecchie ore a disposizione di tutti e poi consegnato in commissione Finanze. La chiarificazione nel testo non impedisce in alcun modo di partecipare alla gara” ha evidenziato il il ministro per lo Sviluppo economico.
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