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L’Istat: siamo 59,5 milioni, triplicati gli stranieri. Donne: 2 milioni più degli uomini. Settantamila famiglie in baracche

La popolazione residente in Italia è di 59.464.644 persone: le donne sono quasi 2 milioni in più rispetto agli uomini: 30.713.702 femmine e 28.750.942 maschi. E’ questo il dato essenziale del 15° censimento generale della popolazione, riferito ufficialmente oggi dall’Istat.
La rilevazione compiuta dall’Istituto nazionale di statistica fotografa la situazione al 9 ottobre 2011. I residenti in Italia si distribuiscono per il 26,5% nel Nord-Ovest (15.791.335), il 19,3% nel Nord-Est (11.470.773), il 19,5% nel Centro (11.603.632), il 23,5% nel Sud (13.957.212) e per l’11,2% nelle due Isole (6.641.692). Il dato allarmante riguarda la crescita esponenziale di famiglie che vivono in roulotte o baracche: oltre 70 mila.
Rispetto all’ultimo censimento del 21 ottobre 2001, si registrano circa 2 mln e mezzo in più di residenti: erano infatti 56 mln 996 mila contro gli attuali 59 mln 465 mila pari ad un incremento del 0,43% mentre gli incrementi del 2001 rispetto al 1991 e del 1991 rispetto al 1981 fu quasi impercettibile, pari allo 0,04%. Negli ultimi dieci anni la popolazione straniera residente in Italia è praticamente triplicata, passando da 1.334.889 a 3.769.518.
La maggior parte dei cittadini stranieri che abitualmente dimora in Italia -che ha contribuito in maniera notevole all’incremento complessivo della popolazione, passata sempre nell’ultimo decennio, da 56 mln 996 mila a 59 mln 465 mila- risiede nell’Italia settentrionale. Infatti, il 36,0% dimora nel Nord-Ovest, il 28,3% nel Nord-Est, il 23,0% nel Centro, il 9,0% nel Sud e il 3,7% nelle Isole. Nel complesso, gli stranieri censiti risultano essere il 6,3% del totale della popolazione residente in Italia.