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Inflazione stabile ma il prezzo della benzina è aumentato in un anno del 20,9%. Mai un rialzo così dal 1983

Inflazione stabile ad aprile. Secondo quanto rivela l’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi, è risultato stabile al 3,3% (lo stesso valore già registrato sia a marzo che a febbraio), mentre su base mensile è aumentato dello 0,5%. Il dato definitivo conferma la stima provvisoria.

L’Istat rileva inoltre che l’inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,7%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, resta al 2,3%.

Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo è stabile al 2,2%. Il tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni si conferma al 4,2%, mentre quello dei prezzi dei servizi mostra un lieve rallentamento (+2,2%, dal +2,3% del mese precedente). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di un decimo di punto rispetto al mese di marzo.

Sotto il profilo settoriale, nel mese di aprile i più rilevanti effetti di sostegno alla dinamica congiunturale dell’indice generale vanno imputati ai beni energetici regolamentati e a quelli non regolamentati (rispettivamente, +2,3% e +2,0%). Impatti significativi derivano, inoltre, dagli aumenti su base mensile dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,3%) e dei ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%). L’aumento “è principalmente imputabile” al rincaro dei prezzi dei carburanti che rientrano nei prodotti acquistati con più frequenza. Il prezzo della benzina è aumentato su base annua del 20,9%, in forte accelerazione rispetto al 18,6% di marzo, mentre su base mensile sale del 3,2%. Il rialzo tendenziale è il più alto da maggio 1983, ovvero da 29 anni.