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Caso Lusi, mancano 50 milioni di euro nel conto. La Margherita incredula: Speriamo si tratti di un refuso

”La depredazione fatta dal senatore Luigi Lusi non era di soli 12 milioni di euro ma di 23, anche se mancano all’appello altri 50 milioni di euro, di cui non si conosce la destinazione finale, considerato che in 4 anni il patrimonio della Margherita è sceso da 88 milioni di euro a soli 15 milioni”. A rilevarlo è il tribunale del Riesame in un passo della motivazione del provedimento con il quale nei giorni scorsi ha confermato i domiciliari per Giovanna Petricone, moglie di Lusi.
Increduli gli ex Margherita: “Non vorremmo si trattasse di un refuso”, si legge in un comunicato dell’ufficio stampa che annuncia che “sarà diffuso un comunicato delle società che hanno predisposto i bilanci del partito”.
Intanto la giunta delle immunità di palazzo Madama ha rinviato al 12 giugno il voto sulla richiesta di arresto di Luigi Lusi. Il rinvio è stato deciso dopo la richiesta del Pdl alla magistratura che si occupa del caso dell’ex tesoriere della Margherita, di acquisire i verbali della deposizione della sua ex segretaria.
“Non ho condiviso la richiesta di rinvio e ho dovuto impostare un calendario diverso da quello che immaginavo”, ha detto il presidente della Giunta delle immunità del Senato Marco Follini (Pd), al termine della riunione in cui il Pdl ha avanzato la richiesta. “Resta fermo che il 12 giugno -assicura Follini- la Giunta voterà: non accetterò altre manovre dilatorie come quelle a cui ho assistito stamattina”.
A stretto giro la risposta del relatore della Giunta Ferruccio Saro (Pdl): “Senza i verbali della deposizione dell’ex segretaria amministrativa della Margherita è impensabile una relazione esaustiva. E’ paradossale -afferma- che sui giornali siano finite le deposizioni della segretaria che conferma in diversi punti le ricostruzioni di Lusi e che noi non ne siamo in possesso. Quindi, non c’è nessuna manovra dilatoria, ma la necessità di acquisire tutti gli elementi utili”.
Saro aggiunge di ritenere necessario approfondire il dossier, anche con le motivazioni del Tribunale del riesame. “Non possiamo accettare che si facciano processi sommari con il rischio che si rivelino solo mediatici”, afferma. Confermato l’invio ieri sera, da parte di Lusi, di una nuova memoria difensiva che però, conclude Saro, “non ho avuto modo di esaminare e quindi non so se ci siano elementi aggiuntivi” rispetto a quanto già acquisito.
Gli avvocati Renato Archidiacono e Luca Petrucci, legali di Lusi, hanno invece giudicato positivo il fatto “che la Giunta abbia deciso di acquisire gli atti depositati al Tribunale del Riesame di Roma allo scopo di valutare la posizione del senatore”. Secondo i due penalisti “dalla documentazione non puo’ non emergere quanto andiamo dicendo e sostenendo da tempo e cioè che non c’erano e non ci sono gli elementi per poter chiedere l’arresto del nostro assistito”.