Esodati, mozione di sfiducia di Lega e Idv contro la Fornero. Damiano: Il ministro deve cambiare direzione
”Dopo avere raccolto le firme necessarie abbiamo depositato la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Fornero”. Ad annunciarlo è il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, che ”ringrazia quei colleghi dell’Idv e del Pdl che hanno sottoscritto la nostra mozione”.
”La superficialità, per non dire l’indifferenza, con cui il ministro Fornero si sta occupando della drammatica questione degli esodati merita una presa di posizione netta da parte del Parlamento”. Conclude Dozzo: ”non c’è forza politica o sociale che non abbia sottolineato l’inadeguatezza del ministro Fornero. E’ ora di passare dalle parole ai fatti”.
Alcuni parlamentari del Pd, Stefano Esposito, Antonio Boccuzzi, Giacomo Portas, Giorgio Merlo, Dario Ginefra, Ivano Miglioli e Daniele Marantelli, hanno scritto una lettera al premier Mario Monti chiedendo un intervento ”fermo” e ”immediato” del presidente del Consiglio “nei confronti degli atteggiamenti non più tollerabili (e non certo da oggi) del ministro Elsa Fornero”.
I parlamentari sollecitano Monti a “porre fine, con l’autorevolezza derivante dalla storia personale e professionale nonché dal ruolo che ricopre, agli atteggiamenti arroganti del ministro Fornero che sfiorano a tratti il disprezzo sia nei confronti del Parlamento, sia, cosa ancora più grave, nei confronti dei cittadini”.
Il ministro del Lavoro riferirà alla Camera sulla vicenda degli esodati martedì 19 o mercoledì 20 giugno. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La richiesta è stata avanzata dal presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa.
“Il ministro Fornero non ha ascoltato abbastanza le parti sociali” e le sue “scelte sugli esodati e sulla riforma del lavoro sono profondamente sbagliate e vanno modificate. Il ministro deve cambiare direzione”. Cosi’, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, l’ex ministro del Lavoro e deputato Pd Cesare Damiano spiega la presa di posizione di ieri nei confronti dell’attuale titolare del dicastero. Secondo Damiano lo sbaglio principale di Fornero e’ stato aver “impostato la riforma previdenziale e poi quella del lavoro con criteri prevalentemente finanziari”. ”Noi siamo consapevoli che la riforma delle pensioni andava fatta -dice Damiano- Il guaio e’ che il ministro Fornero non ha ascoltato abbastanza le parti sociali, tanto e’ vero che la sua riforma del lavoro non piace ne’ ai sindacati ne’ alla Confindustria, e ha finito per lasciare nell’incertezza centinaia di migliaia di lavoratori. Il cortocircuito con la dirigenza dell’Inps e’ solo l’ultimo capitolo di una vicenda a dir poco sconcertante”. Infine, secondo Damiano “l’abolizione dell’anzianità’ si sta traducendo in un gigantesco pasticcio e in una inaccettabile ingiustizia per moltissime persone. Bisogna voltare pagina”.
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