Monti, incassata la fiducia ora inizia il lavoro

Portata a casa la fiducia al Senato e alla Camera ora per il governo Monti inizia il lavoro. Dopo essere stato a Palazzo Chigi (dove ha visionato anche l’appartamento a lui riservato), il presidente del Consiglio si è anche recato in via XX Settembre per studiare i dossier legati al suo interim all’Economia.
Da questa mattina il Professore è dunque al lavoro con i suoi più stretti collaboratori per fare il punto della situazione e preparare l’agenda di governo. Lo attende infatti una settimana intensa di incontri, anche a livello internazionale. Oltre al Cdm di lunedì per adottare uno schema di decreto legislativo su Roma Capitale, martedì Monti è atteso a Bruxelles per incontrare a pranzo il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e, successivamente, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Giovedì sarà invece a Strasburgo per un vertice a tre con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel.
”Saremo leali ma non subalterni e quindi, se ci saranno deviazioni e forzature, non avremo esitazione a negare il nostro sostegno. In sostanza saremo leali con chi sarà leale con noi”, ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano aggiungendo: ”Noi daremo un sostegno leale al nuovo governo confrontandoci in modo serio in Parlamento sul terreno dei contenuti”. E poi ha sottolineato: ”Diciamolo chiaramente: se oggi è nato il governo Monti ciò è stato consentito da Silvio Berlusconi, se Berlusconi non fosse stato d’accordo il governo Monti non si sarebbe fatto”.
“Fortunatamente l’Italia torna ad avere un governo che viene preso in considerazione” dall’Europa. “Questo mi sembra un segnale per il futuro dell’Italia”. Ne è convinto il presidente del Copasir Massimo D’Alema che aggiunge: “Il governo Monti dovrà affrontare una situazione molto difficile. Spero che tutti lo aiuteranno ad affrontare questi problemi. Innanzitutto il partito del presidente del Consiglio uscente. Loro hanno non poche responsabilità dei problemi che si sono accumulati e che il governo Monti dovrà affrontare”.
“Credo che terminata questa emergenza finanziaria e svoltosi il referendum, vorrei dire fatta la legge elettorale in Parlamento anche se penso che non la farà spontaneamente, credo che in un paese democratico si debba andare alle elezioni”, ribadisce il leader dell’Idv Antonio Di Pietro che sottolinea: “Il governo troverà nell’Idv il maggiore alleato se fara’ le cose che ha detto di fare”.
Per il leader dell’Api Francesco Rutelli “è iniziata una stagione nuova per la politica.
Una collaborazione della Lega con il governo? “Non mi sembra la parola giusta. Bisogna portare avanti norme per il bene del Paese”, ma “la Lega sarà il cane da guardia del governo, perché non si facciano cose contro il Nord”. Così l’ex viceministro leghista Roberto Castelli, che ai giornalisti che gli chiedevano se temesse provvedimenti contro il Nord ha risposto “certo che sì”.