Don Puglisi, il prete ucciso dalla mafia a Brancaccio sarà presto beatificato
Benedetto XVI ha promulgato la causa del decreto di beatificazione di padre Giuseppe Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993. Il sacerdote, si motiva nella breve nota, è stato ucciso a Palermo ”in odio alla fede”.
In prima linea contro Cosa Nostra, Don Pino venne ammazzato quasi vent’anni fa davanti al portone di casa, proprio nel giorno in cui compiva 56 anni.
Una “bellissima notizia che rende felice tutta la città di Palermo e tutta l’Italia”, ha commentato il sindaco Leoluca Orlando.
Il presidente di Libera don Luigi Ciotti ricorda come già per molti Padre Puglisi era un ‘’esempio di coraggioso impegno civile’’. “Morì per strada, dove viveva – ricorda – dove incontrava i ‘piccoli’, gli adulti, gli anziani, quanti avevano bisogno di aiuto e quanti, con la propria condotta, si rendevano responsabili di illegalità, soprusi e violenze. Probabilmente per questo lo hanno ucciso: perché un modo così radicale di abitare la strada e di esercitare il ministero del parroco è scomodo. Lo hanno ucciso nell’illusione di spegnere una presenza fatta di ascolto, di denuncia, di condivisione. Quel modello di prete che la mafia voleva cacciare in sagrestia viene oggi ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa come massima fedeltà al Vangelo”.
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