Ue, sì alla linea Monti: passa lo scudo ma le Borse sono nervose e lo spread vola a 470
L’Eurogruppo conferma “il forte impegno per la stabilità finanziaria” dell’area euro, in particolare attraverso il cosiddetto scudo antispread fortemente voluto dall’Italia, secondo quanto deciso al summit dei leader Ue del 29 giugno scorso. E’ quanto è emerso al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell’eurozona, conclusasi la notte scorsa alle 2, dopo nove ore di discussioni, che il premier Mario Monti ha abbandonato poco dopo le 22, lasciando il suo posto al vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
“Noi riaffermiamo il nostro forte impegno a fare quanto è necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell’area euro – si legge nella nota dell‘Eurogruppo – in particolare attraverso un uso efficiente e flessibile degli strumenti Efsf/Esm per i Paesi membri che rispettano le raccomandazioni specifiche per Paese” e tutti gli altri impegni sulla base del semestre europeo, del Patto di stabilità e delle procedure sugli squilibri macroeconomici.
Come “seguito immediato” di quanto deciso dieci giorni fa, la Bce e il fondo salva-stati hanno firmato un accordo tecnico, in base al quale l’Efsf potrà condurre operazioni di mercati in modo efficiente grazie agli strumenti della Banca centrale europea ed un accordo simile sara’ siglato anche con l’Esm non appena entrerà in vigore.
L‘Eurogruppo, si legge ancora nella dichiarazione diffusa a Bruxelles, accoglie poi con favore “l’intenzione della Commissione di presentare a settembre delle proposte, sulla base dell’articolo 127 dei Trattati, per un meccanismo unico di supervisione (bancaria) che coinvolga la Bce: ci aspettiamo che il Consiglio consideri queste proposte con urgenza entro la fine dell’anno”. Infine, i ministri delle Finanze fanno sapere che, “per rompere il circolo vizioso tra banche e debiti sovrani, le discussioni tecniche sulla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell’Esm inizieranno anche a settembre, in modo che l’Esm, dopo una regolare decisione, possa avere la possibilità di farlo non appena sarà creato un meccanismo unico di supervisione”.
Stanotte è arrivato anche l’accordo sull’estensione del mandato di Jean-Claude Juncker a presidente dell‘Eurogruppo, incarico che mantiene dal 2005. Ad annunciarlo è stato lo stesso premier lussemburghese in una conferenza stampa al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell’eurozona. “Sono stato rieletto per un nuovo mandato di presidente dell’eurogruppo, che è di due anni e mezzo, ma – ha chiarito – non è mia intenzione ricoprire l’incarico per tutta la durata di questo mandato e mi dimetterò alla fine dell’anno o all’inizio del prossimo”. A quel punto, alla guida dell’Eurogruppo, potrebbe concretizzarsi la ‘staffetta’ tra Germania e Francia, secondo le indiscrezioni circolate in questi giorni. L’Eurogruppo ha poi deciso la nomina del tedesco Klaus Regling, attuale amministratore delegato dell’European financial stability facility (Efsf), a direttore dell’Esm, il Meccanismo europeo di stabilità che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane, mentre presidente del Consiglio dei governatori sarà il presidente dell’Eurogruppo. Nel pomeriggio di ieri, i ministri avevano poi dato il via libera alla nomina del governatore della Banca centrale lussemburghese, Yves Mersch, nel board della Bce.
Apertura a 477, 03 punti per lo spread tra Btp e Bund tedeschi e verso un lieve aumento, sui livelli della chiusura di ieri a 478 punti.
Intanto si muovono nervose e miste le piazze finanziarie europee a 45 minuti dall’avvio delle negoziazioni e in attesa di conoscere quali saranno i dettagli tecnici relativi al finanziamento delle banche spagnole da parte del Fondo salva stati e le modalità di funzionamento del meccanismo antispread, dopo l’esito del vertice dell’Eurogruppo di ieri.
In rialzo Amsterdam (+0,64%), Lisbona (+0,3%), Zurigo (+0,19%), Bruxelles (+0,12%) e Londra (0,1%). Piatte Parigi (+0,04%) e Madrid (-0,04%). In calo Francoforte (-0,18%). Estrememente volatile Piazza Affari. Alle 9,48 il Ftse Mib cede lo 0,12% e l’All Share lo 0,05%.
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