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Juve, niente stelle sulla nuova maglia. Agnelli: Non riconosciamo i calcoli della Figc

Continuano le polemiche a distanza sulla terza stella e il numero di scudetti riconosciuti dalla Figc alla squadra bianconera. In occasione della presentazione delle nuove maglie per la stagione 2012-2013 avvenuta stamattina allo Juventus Stadium il presidente della Vecchia Signora, Andrea Agnelli, ha annunciato a sorpresa di aver fatto togliere le due stelle dalle divise ufficiali.
“Noi contiamo gli scudetti vinti sul campo – ha esordito – e, uno dopo l’altro, arriviamo a 30. La Federazione ne conta invece 28. Per quanto ci riguarda, non riconosciamo più l’aritmetica della Federazione e per questo abbiamo deciso di togliere le stelle dalla maglie”.
Secca la replica di Agnelli alle frecciate del tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, che ieri ha fatto riferimento ironicamente a 31 scudetti bianconeri ricordando anche il campionato di Serie B disputato dalla Vecchia Signora nel 2006-2007: “Io penso alla Juve, gli altri pensino a casa loro”.
Il massimo dirigente bianconero ha poi aggiunto ironicamente: “Mi fa sorridere che tutti parlino di Juventus mentre noi cerchiamo di guardare in casa nostra. E poi il Milan avrà due stelle quindi…”.
Riguardo alla scelta del giocatore che erediterà la maglia numero 10 indossata per 19 stagioni dall’ex capitano e simbolo della squadra Alessandro Del Piero, Agnelli ha dichiarato: “Saranno i ragazzi a decidere di avrà l’onore di indossare la maglia numero 10. Chiunque sarà – ha continuato -, se riuscirà anche solo a fare un po’ meno di quanto ha conquistato Del Piero sarà un grande risultato”.
Infine, in merito alla convocazione in Procura per la vicenda del calcioscommesse per l’allenatore campione d’Italia Antonio Conte, Agnelli si è detto tranquillo: “Il nostro mister è stato più e più volte portato sui giornali per una vicenda su cui ancora non ha avuto la possibilità di far sentire la sua voce. Venerdì è stato convocato a Roma dal procuratore Palazzi, sono certo che avrà la possibilità di dimostrare la sua posizione e tornare ad allenare serenamente la Juventus. Io sono molto sereno, non esiste su Conte un piano B”.