Nicole Minetti non lascia: Sono solo indiscrezioni, non mi dimetto e resto al mio posto

“Dimettermi? No, è solo un’indiscrezione e basta”. Lo assicura Nicole Minetti, consigliere del Pdl in Regione Lombardia, a Panorama.it, bollando come indiscrezioni circolate relativamente a una sua decisione in tal senso. “Io non ho presentato nessuna lettera di dimissioni, sono tranquilla e rimango al mio posto, ma non fatemi dire altro”.
Minetti non si è presentata neanche questa mattina nell’aula del processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. Dura la reazione dell’accusa. In particolare il pm Ilda Boccassini ha chiesto ai giudici di condannare la Minetti a una multa: “Vi chiedo di non accogliere per principio questo legittimo impedimento da un teste che dovrebbe avere rispetto del processo, della pubblica accusa e anche delle difese”.
Alla base della nuova assenza di Minetti, a quanto ha riportato Boccassini in aula, ci sarebbe un viaggio a Parigi. Ma il biglietto aereo, secondo quanto risulta all’accusa, sarebbe stato comprato dopo che la consigliera del Pdl era stata nuovamente citata nell’ambito del giudizio in seguito alla sua assenza di lunedi’.
I giudici del tribunale in una ordinanza hanno però spiegato di ritenere ”superata la richiesta del pm di infliggere a Nicole Minetti una sanzione pecuniaria, stante la rinuncia alla sua escussione”. L’accusa infatti ha dichiarato in aula di rinunciare all’esame del teste – imputata in procedimento connesso.
Una rinuncia motivata dal fatto, ha spiegato il pm Antonio Sangermano, che la procura ”non intende subordinarsi a eventuali ipotesi delatorie della teste” che per di più, essendo imputata nel processo paralello, può avvalersi della facoltà di non rispondere”.
Il suo difensore, l’avvocato Pasquale Pantano, ha spiegato che Minetti deve sottoporsi ad una visita medica a Parigi ed è per questo che oggi non si è presentata nell’aula. A giudizio del legale inoltre era legittimata a vantare anche per oggi un legittimo impedimento, se non altro per una questione formale: la notifica della nuova convocazione in aula è arrivata nel pomeriggio di lunedì scorso 10 luglio, e per legge, le notifiche devono essere fatte alle parti interessate tre giorni prima la data dell’udienza.