Borse, fine settimana nero: crollano Madrid e Milano. Il piano salva-Spagna non basta
Il differenziale fra i Btp decennali italiani e gli omologhi tedeschi tocca i 500 punti dopo un’apertura a 477 punti.
Piazza Affari è sotto attacco. La tensione sul fronte dei titoli di Stato si ripercuote sul comparto bancario e l’indice Ftse Mib scivola verso quota 13.100 punti. Mentre l’Eurogruppo discute sul via libera al piano di aiuto per gli istituti bancari spagnoli, le piazze finanziarie di Milano e Madrid registrano pesanti ribassi. In una giornata caratterizzata dall’assenza di dati macroeconomici e dopo alcune sedute con rialzi contenuti, gli investitori puntano sulle prese di profitto.
Pochi minuti prima delle 14 l’indice principale di Milano cede il 3,26% a 13.220 punti. Ma poi, dopo l’apertura negativa di Wall Street, l’indice Ftse Mib registra un calo del 4,11%, a 13.119 punti e chiude la giornata a -4,38%.
Il premier Mario Monti ribadisce il ‘no’ a nuove manovre, mentre a pesare sull’”insufficiente calo dello spread” è anche l’incertezza europea, sostiene. “Il contagio è in corso e non da oggi. Dobbiamo operare affinché l’Europa si doti di più efficaci strumenti di lotta”, sottolinea, ricordando che bisogna “fare di tutto per uscirne con le nostre forze”.
In affanno anche Madrid (-2,81%), con lo spread tra i Bonos spagnoli e i bund tedeschi a dieci anni che raggiunge un nuovo record storico a 606,26 punti. Male Parigi (-1,30%) e Lisbona -1,72%, flessioni frazionali per Francoforte -0,85% e Londra -0,81%, così come per le piazze di Zurigo -0,44% e Amsterdam -0,72%. A Piazza Affari è soprattutto il settore bancario a registrare le peggiori performance, con ribassi di oltre cinque punti percentuali, ma è l’intero Ftse Mib a viaggiare in territorio negativo.
In pochi minuti il listino cede ancora, Ftse Mib -3,52%, mentre Bper arriva a toccare un ribasso del 7,25% a 3,264 euro, seguito da Banco Popolare a 0,881 (-5,88%). Tonfo anche per Mediobanca (-4,64% a 2,71), Bpm a 0,326 (-4,68%) e Mps a 0,165 euro (-3,72%). In asta di volatilità Ubi banca e Intesa Sanpaolo, mentre Unicredit torna alle contrattazioni e cede il 5,86% a 2,472 euro. In flessione il settore assicurativo con Generali in asta di volatilità e Mediolanum in flessione del 4,20%.
Tra i ribassi spicca anche Mediaset (-4,56%), Impregilo (-3,82%) e Pirelli (-3,63%), mentre contiene in parte le perdite la galassia Agnelli con Fiat (-2,68%), Fiat Industrial (-0,54%) e la holding Exor (-1,38%). Le vendite si abbattono anche sul comparto energetico: A2A (-4,99%), Enel (-3,53%) ed Enel gp (-3,18%) che ha ottenuto dal dipartimento del Tesoro Usa un grant per un importo pari a circa 99 milioni di dollari statunitensi per la realizzazione del parco eolico di Caney River in Kansas.
Sull’All Share svetta Unipol (+3,74% a 2,826) all’indomani della ‘conquista’ del gruppo Premafin-Fonsai. Dopo cinque mesi di battaglia, anche legale, il gruppo bolognese, dopo l’aumento di capitale riservato, ha il controllo di Premafin e, a cascata, della quota di maggioranza relativa (35%) del gruppo assicurativo Fonsai. In flessione invece Premafin (-4,44%), bene Milano Assicurazioni (+1,83%) e Fonsai a quota 3,53 euro (+6,33%).
Social