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Massaggi in spiaggia, i cinesi battono la crisi: 20 euro per 30 minuti. Ma il dermatologo avverte: attenti a prodotti e reazioni della pelle

In tempo di crisi ‘resiste’ la moda dei massaggi cinesi in spiaggia. Sul litorale laziale in una domenica di cielo coperto è un via vai di terapiste abusive, che offrono massaggi total body ai bagnanti per cifre che non superano i 20 euro (30 minuti circa), armate di straccio per togliere la sabbia, olio di ignota provenienza in flaconi di prodotti per massaggi e grandi sorrisi. Naturalmente senza ricevuta.
Una pratica che, nonostante le ordinanze e gli avvisi del ministero della Salute che si sono succeduti negli anni passati, sembra decisamente apprezzata dai bagnanti. “Sono in Italia da 20 anni, e faccio massaggi da 15 – racconta L. – ormai le signore mi chiamano anche a casa, durante la settimana. Ma da un paio d’anni il lavoro si è ridotto”.
Il prezzo può oscillare un po’, se il cliente è bravo a trattare o magari si è in gruppo e tutti vogliono provare, ma la ricevuta resta un miraggio. E c’è da scommettere che sia così anche per i massaggi a domicilio. Lo spettro dei controlli, comunque, non ferma bagnanti e massaggiatrici abusive, tutte orientali e riconoscibili da una sorta di ‘divisa’ da spiaggia: ampio cappello di paglia o bianco, casacca chiara o colorata, pantaloni, occhiali da sole e borsa con gli attrezzi del mestiere: olio e straccio.
A differenza degli altri venditori, che richiamano l’attenzione con grida e slogan, le massaggiatrici cinesi si avvicinano discretamente e sussurrano invitanti: “Signola massaggio?”. Se in passato fisioterapisti e dermatologi avevano messo in guarda i bagnanti, per i rischi di dermatiti, scottature, allergie e contratture, e il ministero della Salute era sceso in campo vietando questi trattamenti con un’ordinanza contingibile e urgente che ‘copriva’ i mesi estivi, nell’estate 2012 non ci sarà un nuova ordinanza per fermare i massaggi abusivi in spiaggia. A occuparsi del fenomeno, quest’anno, dovranno essere in caso i Comuni. Perché, secondo il ministero della Salute, “per la stagione balneare in corso non si sono ravvisati i criteri di contingenza e urgenza che connotano l’emanazione di un’ordinanza ministeriale”.
Il dicastero di Lungotevere Ripa proprio nei giorni scorsi ha spiegato infatti di aver deciso di non rinnovare l’Ordinanza ‘per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali’, pubblicata l’ultima volta in Gazzetta Ufficiale n.161 del 13 luglio 2011, scaduta alla fine della scorsa stagione balneare. Il ministero della Salute ha chiarito di non aver “emesso per la stagione balneare in corso alcuna ordinanza circa il divieto dei massaggi in spiaggia” perché “non si sono ravvisati i criteri di contingenza e urgenza”. Eventuali altre disposizioni “restano di competenza dei Comuni”. L’altolà del dicastero era arrivato la prima volta nel 2008. Ma anche in assenza dell’ordinanza il ministero ricorda che “ogni attività, comunque denominata, che può avere effetti sulla salute deve essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza”.
Attenti ai massaggi sulla spiaggia: si rischiano diversi problemi della pelle, legati al mancato rispetto delle norme igieniche e alla reazione dei prodotti usati ai raggi del sole”. A intervenire sulla moda estiva è Leonardo Celleno, cosmetologo dell’Università Cattolica di Roma, che non si stupisce affatto del fenomeno, “ormai stabile nel tempo”, ma mette in guardia i bagnanti sui pericoli per la pelle. “Chi massaggia dovrebbe, innanzitutto, lavare bene le mani tra un trattamento e l’altro. La persona massaggiata prima di noi – dice infatti l’esperto – potrebbe avere funghi, dermatiti o infezioni della pelle, che dalle mani del massaggiatore possono passare a noi. E il viso è ancor più delicato rispetto al resto del corpo”. Non solo. “Il pericolo è legato anche ai prodotti impiegati per far scorrere le mani sulla pelle: non sappiamo di che si tratta, e bisogna dire che sotto il sole molti olii, come anche profumi e cosmetici, possono dare reazioni fototossiche e fotoallergiche. Questo si traduce in scottature, arrossamenti e brutte macchie”. Insomma, “il mio consiglio è di evitare questi trattamenti, che inizialmente possono anche essere piacevoli. Se proprio si vuole approfittare del relax in spiaggia per farsi fare un massaggio, bisogna rivolgersi agli stabilimenti che offrono questo servizio, praticato da personale preparato. E soprattutto mai farlo sotto il sole”, conclude.