Bolt da oro, non c’è nessuno più veloce di lui: 100 metri in 9″63
Usain Bolt e’ “l’uomo piu’ veloce del mondo”. E se a dirlo e’ il primo dei battuti, giu’ il cappello. Se c’erano dei dubbi, il giamaicano re della velocita’ li ha spazzati via stasera.
Il record del mondo non e’ arrivato, e’ bastato quello olimpico di 9”63 per rimettere al suo posto il connazionale Yohan Blake, argento piu’ che dignitoso in 9”75. I due condivono l’allenatore, Glen Mills, hanno caratteri diversi ma nonostante tutto sanno essere amici.
In pista, pero’, nessuno sconto. Specie dopo i Mondiali di Daegu, dove Bolt era stato squalificato per falsa partenza e Blake si era preso l’oro. Ancora di piu’ dopo i trials giamaicani, dove il ‘fulmine’ era stato battuto nei 100 e 200. A Londra, il riscatto e’ servito. “Blake ha lavorato piu’ di me, ma io sapevo cosa dovevo fare ed ho un grande talento”, gonfia il petto Bolt dopo la resa dei conti.
“Ero un po’ preoccupato della mia partenza e ai blocchi sono un po’ scivolato”, confessa il due volte campione olimpico, che comunque in finale ha avuto un tempo di reazione (0”165) migliore di quello di Blake (0”179).
“Il mio coach mi ha detto di smetterla di pensare alla partenza e di concentrarmi sulla fine perche’ e’ la mia parte migliore”, spiega ancora Bolt. “Il pubblico? E’ stato meraviglioso. Sapevo che sarebbe stato cosi’. Nella mia testa -dice- non c’erano dubbi che sarebbe andata cosi’”.
Solo Carl Lewis prima di lui era riuscito a vincere l’oro nei 100 in due edizioni dei Giochi (1984 e 1988). Ma le imprese dell’ex ‘figlio del vento’ oggi sono un lontano ricordo. La Giamaica esulta per la doppietta e lascia le briciole agli americani.
Justin Gatlin, oro ad Atene tornato al top dopo la maxi-squalifica per doping, e’ bronzo in 9”79 e abbassa di un centesimo il proprio primato personale. Tyson Gay e’ ai piedi del podio in 9”80. L’emergente Ryan Bailey e’ quinto in 9”88. Per Bolt e’ la quarta medaglia d’oro alle Olimpiadi dopo la tripletta a Pechino nei 100, 200 e staffetta 4×100.
Fra tanti sorrisi in casa Giamaica il volto triste e’ quello di Asafa Powell, che in una finale tutta sotto il muro dei 10” e’ stato costretto a tirare il freno da un infortunio: 11”99, ma il tempo non conta. Bolt e Blake si confermano e alla fine si scambiano abbracci correndo insieme sotto la bandiera della Giamaica. Nessun dubbio, in fondo, su chi e’ il migliore. “Bolt e’ l’uomo piu’ veloce del mondo e io ho preso la medaglia d’argento. Che altro potrei dire?”, e’ la resa di Blake.
“Essere il secondo uomo piu’ veloce al mondo dietro Bolt -dice- e’ un onore”. Blake provera’ ad insidiare di nuovo il trono di Bolt nei 200, ma la prova di forza di oggi lascia il segno. “Fara’ meglio la prossima volta -dice Bolt- perche’ questa volta era un po’ stressato”.
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