Governo Monti, ecco i viceministri e sottosegretari. Il Premier: Squadra forte, niente conflitto di interessi
I nuovi viceministri e sottosegretari hanno giurato ieri; il premier Monti assicura: “Questo governo ha caratteristiche un po’ particolari, che cercheremo di valorizzare al servizio del Paese, del Parlamento, delle forze politiche”, ha detto il presidente del Consiglio. “Un governo tecnico che si pone con umiltà al servizio del Parlamento, punto di riferimento costante”, ha aggiunto Monti ringraziando più volte le forze politiche e sottolineando il fatto che i numeri del suo governo sono inferiori ai precedenti. ”Il numero complessivo delle persone che siederanno in Consiglio dei ministri – ha spiegato Monti – scenderà rispetto al precedente governo da 26 a 19. I viceministri e i sottosegretari scendono invece da 40 a 28″.
Se faremo un buon lavoro – ha sottolineato – aiuteremo l’Italia a uscire da una situazione difficile”. Quindi ha ammonito: ”Attenti a parlare di conflitto di interessi, saremo di un’assoluta trasparenza”. “Chi nella società civile ha avuto delle competenze e ha fatto la scelta di entrare nel Governo, non lo ha fatto per trascinare le esperienze passate”, ha affermato Monti, che ha parlato di “disponibilità generosa” da parte dei componenti della nuova squadra dell’esecutivo.
Quanto al neoviceministro all’Economia, ha spiegato Monti, “Grilli sarà permanentemente invitato ad assistere alle sedute del Consiglio dei ministri”.
Con le forze politiche, ha osservato, c’è “un rapporto costruttivo, con una innovazione statico-dinamica”. “Abbiamo la fiducia di forze politiche che fino a ieri erano in perenne dissenso, apprezziamo il loro sforzo – ha detto ancora il presidente del Consiglio -. Con loro in ogni momento ci sarà un rapporto essenziale, costruttivo. Abbiamo veramente molto rispetto per le forze politiche.
Per quanto riguarda i tempi lunghi per la scelta della squadra di governo al completo Monti ammette E’ stato per le condizioni di emergenza di questo governo, che non mi hanno permesso di lavorare 24 ore su 24 a comporre la squadra, ma ho dovuto lavorare giorno e notte a stabilire i contatti europei e a tracciare le prime linee del complesso di interventi di politica economica”. Il secondo motivo del ritardo, ha spiegato ancora Monti, è dovuto al fatto che “entrare in un governo politico è cosa gradita e comporta immediatamente una lieta accettazione, perché fa parte di un iter. Nel nostro caso ho dovuto esercitare una forte pressione nell’interesse del Paese su persone che hanno rinunciato a trattamenti economici, carriere”.
E sottolinea di aver offerto lui stesso al Pdl e al Pd la possibilità di indicare un sottosegretario politico o uno tecnico al ministero dei Rapporti con il Parlamento. “Ho offerto io stesso alle forze politiche di scegliere tra personalità con una passata esperienza parlamentare o con una alta valenza tecnica – ha chiarito Monti parlando dei sottosegretari del ministro Giarda -. Una forza ha optato per la prima soluzione, l’altra per la seconda. Rispetto entrambe le opzioni e sono sicuro che anche gli optandi la rispetteranno”.
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