Tagli alla spesa, scatta la protesta sindacale degli statali. Il 28 settembre sciopera il pubblico impiego
A Montecitorio va in scena la protesta degli statali con un sit-in e un flashmob per ribadire lo sciopero del pubblico impiego fissato per il prossimo 28 settembre e per dire, anzi scrivere, “basta parole”. Sui manifesti spunta una mannaia a rappresentazione dei “nuovi strumenti che il governo usa per la spending review”.
Gli statali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-fpl, Uil-Rua per chiarire le ragioni del loro sit in, hanno utilizzato delle pettorine con lettere cubitali, le quali formavano le parole ’28-09-12 sciopero’ da un lato, e ‘basta parole’ dall’altro.
Si sono riuniti prima delle 10, questa mattina, per ribadire il proprio dissenso nei confronti dei tagli al pubblico impiego previsti con il decreto della Spending review. Hanno fissato le bandiere alla ringhiera che costeggia piazza di Montecitorio e appeso i manifesti con la foto di una mannaia da macellaio su cui si leggeva che ”la mannaia del governo taglia in modo insensato e iniquo le risorse destinate ai servizi pubblici, mina alla base le radici dello stato sociale, determina le condizioni per una completa destrutturazione della pubblica amministrazione a vantaggio di privati senza scrupoli”.
Per queste ragioni, secondo gli statali che hanno preso parte al sit in, ”è ora di dire basta”. Così, indossano le pettorine e si dispongono l’uno a fianco all’altro: formano la scritta ’28-09-12 sciopero’. Provano a girarsi, per permettere alla piccola folla riunitasi per assistere al flash mob di leggere anche la scritta formata sul retro.
Inizialmente il gioco non riesce: lo slogan si legge solo da destra verso sinistra. Tra i sorrisi, gli statali ci ritentano e questa volta le lettere sono chiare: ”basta parole”. Un piccolo fash mob ”che ripeteremo ogni quarto d’ora in modo che i passanti possano conoscere la nostra protesta” concludono
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