Borse, avvio in rosso per i listini europei. Domani vertice Merkel-Hollande. Fitch e Moody’s promuovono Monti
Avvio in negativo oggi per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib a 15.230 punti (-0,65%) e l’All Share a 16.113,91 punti (-0,64%).
Apertura con il segno meno anche per le Borse del Vecchio Continente: a Londra il Ftse è a 5.810 punti (-0,80%) dopo i primi scambi, a Francoforte l’indice principale Dax segna 7.046 punti (-0,61%), a Parigi l’indice di riferimento Cac è a 3.487 punti (-0,73%). Giù anche la Borsa olandese, con l’indice principale Aex a 333,14 punti (-0,83%).
Sul fronte spread, il differenziale tra Btp e i Bund, che ha aperto a 410,38 punti ed è salito fino a 420,67 punti, è poi sceso a quota 406,64.
Chiusura in calo ieri per le Borse Usa, che hanno ritracciato dopo i rialzi iniziali poiché gli investitori non hanno trovato motivi sufficienti a spingere gli indici principali, giunti a massimi pluriennali, ancora più su. Alla chiusura del mercato il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,51% a 13.203,58 punti. Lo Standard & Poor’s 500 ha ceduto lo 0,35% a 1.413,17, dopo aver toccato il massimo dal 19 maggio 2008. Il Nasdaq Composite Index ha ceduto lo 0,29% a 3.067,26 punti.
Chiusura in calo anche per la Borsa di Tokyo, con l’indice principale Nikkei a 9.131,74 punti (-0,27%).
La Borsa giapponese è calata con il sentiment del mercato influenzato dal calo di Wall Street e dai guadagni dello yen. L’indice Topix ha perso lo 0,33% a 762,73 punti. In calo i titoli delle società esportatrici, per effetto dei guadagni dello yen nei confronti delle principali valute, fatta eccezione per l’euro. Uno yen più forte rende le merci giapponesi più costose oltremare e diminuisce i ricavi rimpatriati.
Le azioni di Panasonic hanno ceduto il 2,56%, Nissan Motor l’1,14%, Sony Corp l’1,06%, Canon Inc l’1,06%, mentre il produttore di macchinari per le costruzioni Komatsu ha perso lo 0,12%. Il Giappone inoltre ha registrato un deficit commerciale per la prima volta in due mesi a luglio, per via dell’aumento delle importazioni di gas naturale, con un rosso di 517,4 mld di yen (6,53 mld di dollari), ha comunicato il governo.
Il presidente francese Francois Hollande discuterà della crisi del debito nella zona euro con il cancelliere tedesco Angela Merkel domani a Berlino.
La Merkel e Hollande parleranno anche della crisi in Siria.
“Dal punto di vista degli investitori l’Italia deve affrontare un rischio politico prima che finanziario”, soprattutto pensando alle prospettive del 2013 quando finirà il mandato del governo Monti “che ha fatto molto per la credibilità dell’Italia, con le misure già attuate”.
E’ il commento del direttore dei rating sovrani dell’agenzia Fitch, David Riley, intervistato da Bloomberg Tv. “Ci sono preoccupazioni su chi guiderà l’Italia” dopo le elezioni del prossimo anno, ha aggiunto, ricordando i successi internazionali di Monti che “è uscito dai vertici europei da vincitore”.
Per Riley comunque, il nostro Paese “non ha bisogno di nuove misure di austerità” dal momento che “bastano quelle già varate”, mentre servono riforme.
E’ uno scenario comune a quello della Spagna: “Se non registreremo altri progressi entro la fine dell’anno – ha precisato Riley – potremmo avere altri tagli al rating” dei Paesi in crisi. Anzi, ha aggiunto, ”una delle maggiori incognite per l’Italia è ciò che succederà in Spagna”. A proposito dello scontro Bce-Bundesbank sull’acquisto di titoli di paesi a rischio, Riley ha ricordato che la banca centrale tedesca “”e’ il maggiore azionista” dell’Eurotower “ma nel consiglio direttivo ha un solo voto, il che la rende solo primus inter pares”.
“In passato – ha ricordato – abbiamo già visto come la Bce abbia deciso nonostante l’opposizione della Bundesbank. Il messaggio che è uscito dalla conferenza stampa (di Draghi) del 2 agosto è che la Bce è pronta ad agire anche con l’opposizione” della banca centrale tedesca. Quanto all’Eurotower, ha concluso, “deve ancora fornire dettagli su come vuole gestire la maturita’” dei titoli in suo possesso.
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