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Grillo ribatte a Bersani: Fallito amico della P2. E il segretario del Pd risponde: Linguaggio fascista

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani “si rassicuri, non e’ un fascista. E’ solo un fallito”. E’ la replica che Beppe Grillo affida al suo blog dopo la sfida ai “fascisti del web” lanciata ieri dal leader Democratico. “A Bersani – prosegue il leader del Movimento 5 stelle – non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione”.
“‘Fassissti! Fassissti del web’ ha gridato Gargamella Bersani. ‘Venite qui a darmi dello zombie se avete il coraggio’”, esordisce Grillo nella sua replica, dal titolo ‘Fassissta’ e accompagnata dal video che riproduce l’intervento di ieri del segretario del Pd. “Fatemi capire, se Bersani viene accomunato a uno zombie politico (tesi supportata dalla sua storia passata e recente) -lamenta il comico genovese- e’ un insulto gravissimo, se invece Bersani considera il MoVimento 5 Stelle alla pari del nuovo Partito nazionale fascista e’ normale dialettica. A Bersani non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione”.
“Anni in cui non -prosegue Grillo- c’e’ traccia di leggi sul conflitto di interessi o contro la corruzione. Violante e D’Alema sono stati le punte di diamante del Pdl/pdmenoelle. Bicamerale, garanzia delle televisioni a Berlusconi, concessione delle frequenze televisive all’uno per cento dei ricavi. E lo scudo fiscale, passato grazie alle assenze dei pidimenoellini? E le decine di volte in cui il governo Berlusconi poteva essere sfiduciato, ma i pdimenoellini erano sempre altrove?”
“Nel 2007 sono state presentate tre leggi di iniziativa popolare per ripulire il Parlamento dai poltronissimi (massimo due mandati) e dai condannati e per l’elezione diretta degli eletti: non sono mai state discusse. Chi e’ il fassissta, caro Bersani? Chi ha ignorato 350.000 firme? Quando mi presentai ‘in carne e ossa’ per la segreteria del pdmenoelle mi fu impedito. Chi era il fassissta, caro Bersani?”.
“Il MoVimento 5 Stelle -insiste il suo leader- ha rifiutato ogni rimborso elettorale, il pdmeneolle non ha mollato neppure l’ultima rata dello scorso giugno perche’ gia’ spesa. Chi fa il fassissta con il finanziamento pubblico abolito da un referendum, caro Bersani? Chi voleva il nucleare ‘pulito’ nonostante un referendum contrario?”
“Io ho girato l’Italia con un camper, a mie spese, per fare campagna elettorale. Senza scorta. La Finocchiaro con la scorta ci fa la spesa e Fassino il primo maggio. Chi e’ il fassissta, caro Bersani? Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell’Ilva, a che titolo? Chi e’ il fassissta, caro Bersani?”
“Ma si rassicuri, lei non e’ un fascista. E’ solo un fallito. Lo e’ lei -conclude Grillo- insieme a tutti i politici incompetenti e talvolta ladri che hanno fatto carne da porco dell’Italia e che ora pretendono di darci anche lezioni di democrazia. Per rimanere a galla farete qualunque cosa. A Reggio Emilia si celebra Pio La Torre mentre si tratta con l’Udc di Cuffaro. Amen”.
”Non divaghiamo certe frasi sono fasciste”. Non si placa lo scontro tra Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo, aperto sabato con la sfida del segretario Pd ai ”fascisti del web” a cui il leader del movimento 5 stelle ha replicato domenica dandogli del ”fallito e piduista”.
“Rispetto tutti e voglio parlare con tutti e intendo approfittare anch’io della sacrosanta libertà della rete – ha detto oggi Bersani – Non insulto nessuno, né tantomeno voglio iscrivere qualcuno al partito nazionale fascista che, per fortuna, non c’è più. Ho detto, e intendo ripetere, una cosa semplice e precisa. Frasi del tipo: ‘Siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi’ e così via, sono le frasi di un linguaggio fascista, così come lo abbiamo conosciuto in Italia”.
Il segretario del Pd non ci sta a ”lasciar correre”. ”E’ vero o no? -domanda – Ci si rifletta un attimo e si risponda a questo senza divagare, senza deformare quel che ho detto, senza insultare. E a chi consiglia di lasciar correre per opportunità (o per opportunismo), rispondo che essere riformisti significa anche piantare qualche chiodo. Non pensando a noi, ma pensando all’Italia”