Vaticano, oggi inizia il processo contro il maggiordomo del papa: il “corvo” rischia fino a 6 anni
Dalle stanze riservate dei sacri palazzi alla sbarra della Corte d’appello della Città del Vaticano. Si apre oggi il procedimento a carico di Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI, arrestato lo scorso 23 maggio (ai domiciliari dal 21 luglio), con l’accusa di aver sottratto documenti dall’appartamento del Pontefice e rinviato a giudizio per furto aggravato.
Per una curiosa coincidenza, il processo al maggiordomo di Ratzinger inizia proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. San Gabriele è l’angelo dell’Incarnazione e forse dell’agonia, nel giardino degli ulivi.
L’ex assistente di Camera del Papa, Paolo Gabriele, accusato di furto aggravato per aver trafugato documenti riservati dall’appartamento del Pontefice, rischia una pena massima che puo’ arrivare fino a 6 anni di reclusione secondo il codice Zanardelli del 1913 in uso in Vaticano. Tuttavia e’ possibile che intervengano delle attenuanti se l’imputato decidera’ di collaborare pienamente con i giudici. Allo stesso tempo e’ anche possibile che – una volta pronunciata l’eventuale condanna da parte del tribunale vaticano – il Papa possa concedere la grazia. Questi gli scenari possibili in merito alle responsabilita’ di Gabriele nel processo iniziato stamane in Vaticano sul cosiddetto caso Vatileaks.
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