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Cosenza, truffa all’Inps da 11 milioni di euro. 15 arresti, in manette anche un consigliere provinciale

Maxi operazione delle Fiamme Gialle nell’alto ionio cosentino. Scoperta l’esistenza di 4.098 falsi braccianti agricoli per una truffa all’Inps da 11 milioni di euro. Quindici persone sono state sottoposte al regime degli arresti domiciliari mentre per 21 il gip del Tribunale di Rossano ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra gli arrestati figura il consigliere provinciale Antonio Carmine Caravetta dell’Udc.
L’operazione, denominata ‘Senza terra’, è scattata nell’alto Ionio cosentino, nella sibaritide, tra Corigliano Calabro, Cassano allo Jonio, Rossano ed in altre regioni d’Italia. Oltre alle 37 misure cautelari personali, sono state eseguite 84 perquisizioni, nonché la notifica di provvedimenti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca di beni per equivalente per oltre 66 milioni di euro e di 92 avvisi di garanzia per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e continuata ai danni dell’INPS, peculato, corruzione, abuso d’ufficio, falso, accesso abusivo a sistemi informatici e violazione della normativa in materia elettorale.
I sequestri riguardano 23 società agricole e un patronato sindacale. Sarebbero state sertificate oltre un milione di giornate agricole mai svolte da oltre quattromila falsi braccianti. Coinvolti imprenditori agricoli, sindacalisti, consulenti del lavoro, commercialisti, amministratori locali e falsi lavoratori. Ognuno di essi ha avuto un ruolo specifico nel meccanismo di drenaggio fraudolento delle risorse pubbliche.
Nel corso delle indagini, i finanzieri si sono trovati di fronte a terreni inconsistenti rispetto al numero di lavoratori e di giornate lavorative denunciate, oppure alla simulazione di rapporti lavorativi fittizi o ancora ad aziende fantasma. E’ stata smantellata una ”vasta e insidiosa organizzazione criminale -spiegano gli investigatori- che procurava ad un’amplissima platea compiacente indennità di disoccupazione, di malattia e di maternità, nonché correlativa contribuzione figurativa dietro corrispettivo di una somma di denaro”. Il sistema fraudolento si è concretizzato con la costituzione ad hoc di cooperative agricole operative nella zona di Corigliano Calabro, Rossano e Cassano allo Ionio con centinaia di braccianti che in realtà svolgevano il loro lavoro solo sulla carta.
Per quando riguarda il coinvolgimento di Caravetta, secondo l’accusa l’organizzazione, proprio per l’alto numero di persone che ha coinvolto, avrebbe avuto un peso anche sotto forma di sostegno elettorale a favore dell’amministratore in occasione delle votazioni comunali a Corigliano Calabro e provinciali svoltesi nel 2009. In cambio dei voti il consigliere provinciale assicurava ”sistematicamente – spiegano gli investigatori – l’accesso abusivo e illegale al sistema di tutela previdenziale, aspetto quest’ultimo che vede il diretto coinvolgimento gestionale di alcune strutture sindacali”.