Sicilia, spoglio in corso: affluenza a picco. Exit poll: A Palermo 5 Stelle in testa
Complessivamente sono 5.307 le sezioni in 390 Comuni delle nove province dell’isola. Chiamati alle urne 4.426.754 siciliani, di cui la maggioranza, 2.284.380, donne. A differenza delle passate consultazioni si potrà votare solo oggi, fino alle 22. Lo scrutinio è cominciato alle 8 di questa mattina. L’elezione è a turno unico e quindi non è previsto alcun ballottaggio.
Alle ore 12, alla prima rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani si è recato alle urne l’11,31% degli aventi diritto, pari a 525.588 elettori. Alla stessa ora, nella precedente analoga tornata elettorale, nel 2006, aveva votato il 13,75%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 14,94%. Nel 2008, quando, però, si votò anche di lunedì e in contemporanea alla Camera e al Senato, si recò alle urne il 10,16%.
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è San Gregorio di Catania (Ct) con il 21,39%, quello con la più bassa, invece, Mirabella Imbaccari (Ct) con il 4,09%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Catania, con il 13,51%, quella con la più bassa Agrigento con l’8,19%.
Sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme ai deputati regionali, che rimarranno 90 per i prossimi cinque anni nonostante manchi solo l’ok della Camera al ddl costituzionale che ne riduce il numero a 70; se arriverà il via libera il taglio partirà dal 2017.
Dieci i candidati a presidente della Regione. In corsa per il dopo-Lombardo ci sono Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 stelle), Rosario Crocetta (Pd-Udc-Api), Giacomo Di Leo (Partito comunista lavoratori), Cateno De Luca (rivoluzione siciliana), Mariano Ferro (Forconi), Giovanna Marano (Sel, Idv, Verdi e Federazione della sinistra), Gianfranco Miccichè (Grande sud-Mpa-Fli), Nello Musumeci (Pdl-Pid-La Destra), Lucia Pinsone (Voi), Gaspare Sturzo (Ilef-Sturzo presidente).
La scheda di votazione è unica e l’elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di presidente, l’altro per la scelta della lista provinciale. Nell’ambito della lista provinciale prescelta, l’elettore può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima.
I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i tribunali dei nove comuni capoluogo, e dall’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo.
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