Abito che vince non si cambia: Michelle Obama ricicla un vestito già indossato per festeggiare il marito
Forse lo ha fatto perché in tempo di crisi ‘riciclare‘ è quello che fanno tutte le donne d’America e del mondo o forse perché semplicemente affezionata a quel vestito. Michelle Obama, per festeggiare la rielezione del marito, ha scelto un abito di Michael Kors, un vestito bordeaux che aveva già sfoggiato in almeno due precedenti occasioni e che questa volta ha abbinato a una spilla in pendant, tacco basso e bolerino nero.
Se quattro anni fa la first lady aveva scelto di abbinare il suo tubino rosso e nero ai colori dei vestiti delle figlie, quest’anno le cose sono andate diversamente. La primogenita Malia, infatti, ha indossato una maglietta nera, gonna blu e cinta rosa, mentre la più piccola, Sasha, ha scelto un vestito verde cangiante, abbinato alle ballerine, con coprispalle grigio. “State diventando due giovani donne forti, intelligenti e belle proprio come vostra madre”, ha detto il presidente Obama sul palco di Chicago.
Una scelta quella di riutilizzare il vestito già indossato che si presta a “due possibili interpretazioni”, secondo la stilista italiana Chiara Boni: “Siamo in un momento di crisi e probabilmente – osserva – non vuole essere criticata. Ricordo che lo fu all’inizio del primo mandato del marito per un paio di scarpe che indossò. Costosissime. Ma è anche vero che ci sono vestiti che ci portano fortuna. E’ così per tutti. Oppure li indossiamo perché vogliamo sentirci a nostro agio e poterci concentrare su quello che dobbiamo dire piuttosto che sul nostro aspetto”. Insomma, “mi piace molto” Michelle Obama, confida la stilista: “E’ una donna di grande qualità e adorerei vestirla. Certo, ognuno di noi può avere qualche volta delle cadute di stile, ma il fatto di sbagliare ci rende ancora più umani e apprezzabili”.
Michelle viene “promossa a pieni voti” anche da Guccio Gucci, creativo della maison To Be G e ultimo discendente dell’omonima famiglia di pellettieri fiorentini, che commenta così il look della first lady americana, che non è nuova, anzi è nota per riutilizzare abiti già indossati. “Una espressione di scaramanzia, più che riciclo, forse” aggiunge Gucci che sottolinea come anche la qualità dell’abito gioca un ruolo di primaria importanza.
“Quando mi domandano come voglio che sia una mia borsa – aggiunge – rispondo che deve essere prima di tutto bella, perché se apro l’armadio un anno dopo la devo vedere esattamente uguale, mi deve trasmettere le stesse sensazioni”. Un atteggiamento che “può essere anche interpretato come un invito al non consumo, oppure al consumo di qualità, perché deve durare”. Di certo un messaggio di sostegno al made in Usa.
“Mi piace molto Michelle” confessa poi lo stilista, che spiega di avere passato la notte a guardare la tv, “non tanto per tifare l’uno o l’altro, quanto per apprezzare politici molto più vicini alla realtà rispetto ai nostri”. E in omaggio della first lady annuncia una nuova borsa disegnata pensando al suo stile e alla sua icona. Si chiama ‘Michelle bag’ che sarà il modello di punta per tutta la stagione 2013.
“Ho pensato per la first lady Michelle Obama – spiega lo stilista – ad una clutch in nappa rossa, un colore acceso come quelli da lei amati con ricamato un giglio liberty, simbolo della maison nonché sinonimo di rifioritura e di ripresa. Il liberty infatti è stato una filosofia e uno stile artistico che ha interessato le varie arti di fine ’800, in un periodo di grande rivoluzione dell’artigianato e un momento di ripresa come quello che oggi chiedono gli Stati Uniti e, in generale, tutta l’economia mondiale”.
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