Grecia, slitta di nuovo l’accordo sugli aiuti. Resistenza tedesca. Stabilità euro a rischio
Non si sbloccano gli aiuti alla Grecia. Dopo quasi 12 ore di discussioni, i ministri delle Finanze della zona euro hanno deciso di rivedersi lunedì prossimo per cercare di arrivare a quell”accordo complessivo’ che si attende da settimane e che prevede l’esborso di tre tranche di aiuti per un valore di 44 miliardi di euro e intesa sulla sosteniblità del debito.
“Sono stati fatti dei progressi, ma bisogna farne di altri”, ha commentato all’alba, alla fine della riunione, la direttrice dell’Fmi Christine Lagarde, mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble sottolineava che “le questioni sono così complesse che non abbiamo trovato una soluzione definitiva”. L’incontro, si legge in un comunicato dell’Eurogruppo, “è stato interrotto per permettere ulteriore lavoro tecnico su alcuni elementi del pacchetto”, i ministri “si rivedranno” il 26 novembre.
“Siamo molto vicini a un risultato”, non c’è “alcun vero ostacolo”, ha commentato dal canto suo il presidente dell‘Eurogruppo Jean-Claude Juncker, dicendosi “un po’ deluso” per l’esito della riunione. “Ma devo ammettere che le questioni tecniche sono di natura complicata”, ha concesso il lussemburghese che, rispondendo alla domanda se finalmente lunedì la Grecia otterrà gli aiuti, ha replicato: “Non so quando questo accadrà”. Salvo poi sottolineare subito di “avere un interesse enorme a che la Grecia abbia la prossima tranche di aiuti e ritengo che sarà così”.
Il problema principale resta la riduzione del debito pubblico greco (che, secondo le previsioni, nel 2014 potrebbe sfondare quota 190%) al 120% del Pil entro il 2020, una data che il Fondo monetario internazionale vuole che sia confermata, mentre Bruxelles è disponibile a concedere ad Atene un rinvio di due anni per centrare quell’obiettivo.
Intanto, però, l’Eurogruppo ha ribadito il suo apprezzamento per “il forte impegno” della Grecia sulle riforme, il bilancio per il 2013 e “l’ambiziosa strategia di medio termine per il periodo 2013-2016″.
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