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Draghi: La crisi non è ancora passata, la Bce è pronta ad intervenire di nuovo

“Alla fine di luglio la Bce ha preso la decisione di fare tutto il necessario per preservare la stabilità dell’euro e, se sarà necessario, siamo pronti a intervenire di nuovo con mezzi illimitati”.
Il presidente della Bce Mario Draghi in un’intervista alla radio francese Europe1 ricorda di avere “sempre detto che risorse illimitate non significa senza condizioni”. “Non dobbiamo dimenticare come siamo arrivati a questa situazione, attraverso politiche economiche nazionali sbagliate o addirittura assenti” ha aggiunto. Per questo, ha concluso, “il nostro intervento riuscirà a condizione che anche i governi agiscano”
“Non siamo ancora fuori dalla crisi” ma “le nostre previsioni sul biennio 2013-2014 mostrano che la ripresa dell’Eurozona potrebbe iniziare nella seconda metà del 2013″, aggiunge il numero uno dell’Eurotower.
Parla anche di Grecia il presidente della Bce: “Sono soddisfatto dall’accordo” sugli aiuti raggiunto nell’ultima riunione dell’Eurogruppo, il cui ” principale contributo è stato quello di riportare la Grecia su un percorso sostenibile, di permetterle di rafforzare le riforme”. Draghi ha sottolineato “i molti impegni sottoscritti”, precisando come “un aspetto importante e rassicurante è l’impegno dei leader a continuare a sostenere in futuro” gli sforzi di Atene in caso di rispetto delle misure di austerità. Questo impegno, ha concluso, “è la migliore risposta alla domanda sulla permanenza della Grecia nell’Eurozona”.
Sul versante delle politiche fiscali Draghi spiega che “il consolidamento fiscale si traduce in una contrazione a breve dell’attività, è inevitabile” ma la Bce non vuole “politiche che non siano sostenibili”.
“Dobbiamo migliorare la nostra produttività, eliminando le rigidità a livello di consumi o di mercato del lavoro” ha aggiunto perché “la compettitività è la parola chiave per la crescita e il lavoro”.
In questo senso le riforme strutturali per il presidente della Bce sono “fondamentali” per paesi come Italia e Francia. Draghi ha auspicato “una maggiore integrazione” fra i membri dell’Eurozona che devono “andare avanti in modo più sistematico verso un’unione economica e fiscale”. “Dobbiamo imparare a condividere la sovranità: questo è il momento di fare uno sforzo supplementare per rafforzare e accelerare l’integrazione” ha detto il presidente della Bce. Quanto alle prospettive della Francia dopo il recente downgrade del suo rating da parte di Moody’s, Draghi ha evidenziato come sia ” un segnale, che non ha avuto grandi ripercussioni ma che va preso sul serio”.