Bersani è il nuovo candidato premier: 61% di preferenze. Renzi: Era giusto provarci
E’ Pier Luigi Bersani il vincitore del ballottaggio che ha scelto il candidato premier del centrosinistra. Il segretario del Pd ha vinto con il 61,5% rispetto 38,5% di Matteo Renzi, secondo i dati che arrivano dal comitato per le Primarie.
Il sindaco di Firenze ha subito ammesso la sconfitta. “Era giusto provarci, e’ stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti, ci vediamo dalla Fortezza da basso alle 21.30″, ha scritto in un tweet.
Affluenza in leggero calo: alle 17.30, fanno sapere dal coordinamento nazionale delle primarie, hanno votato 2,3 milioni di persone, rispetto ai 2.450.000 di domenica scorsa.
“Un leggero calo, fisiologico”, spiega il presidente dei Garanti Luigi Berlinguer. Alle amministrative il calo medio tra il primo e il secondo turno e’ del 15%” ha spiegato Berlinguer, giudicando del tutto ininfluenti le segnalazioni arrivate dai seggi su difficolta’ e presunte irregolarita’ delle operazioni di voto: “Non sono rilevanti agli effetti di qualsiasi esito. C’e’ un problema: il secondo turno e’ piu’ complesso del primo perche’ i votanti non vanno semplicemente iscritti, bisogna verificare sugli elenchi che ci sia stato il voto al primo turno. Gli elenchi sono state in parte digitalizzati, ma non tutti. La societa’ alla quale ci eravamo affidati ci ha truffato e l’abbiamo denunciata”.
Il primo a votare tra i due è stato Matteo Renzi che ha cambiato programma e si è recato alle 9.15 nel seggio allestito nella sede Arci di piazza dei Ciompi, a Firenze. “Ho anticipato il voto (previsto nel pomeriggio, ndr) per evitare problemi ai cittadini, con giornalisti e telecamere”.
Bersani ha votato in tarda mattinata a Piacenza, intorno alle 11.15. Accompagnato dalla moglie e dalle due figlie, si è recato al seggio piacentino di via XXIV Maggio. “Oggi è un giorno di festa” si è limitato dire il segretario prima di esprimere il suo voto e prima di raggiungere, nel pomeriggio, Roma dove attenderà l’esito del ballottaggio. Appuntamento al teatro Capranica con i sostenitori in tarda serata.
Il caos ai seggi, dunque, non c’è stato. La ‘tregua’ siglata ieri tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi sembra aver retto. E al netto di alcune segnalazioni su irregolarità, in Toscana e a Roma, il comitato Renzi si prepara ad accettare l’esito delle primarie senza discussioni. Matteo non e’ nervoso.Monitora la situazione, come sempre. Ricorsi? No, non esistono ricorsi, stasera il centrosinistra avra’ il suo candidato premier, che sara’ stato eletto”, ha detto Nicola Danti, coordinatore del comitato Renzi in Toscana.
Già in molti guardano a domani. “Oggi è solo la prima tappa della campagna elettorale – ha detto Dario Franceschini -, da domani iniziamo uniti la lunga galoppata per riportare i progressisti alla guida del Paese”. “Dobbiamo partire da quel che ha fatto Monti – ha aggiunto il capogruppo del Pd alla Camera – ma con molta più giustizia sociale e molta più equità. Se ci manderanno al governo è quello che faremo”.
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