Siria, la Gran Bretagna accusa Assad: Si prepara ad usare armi chimiche. Damasco rilancia: Sono in mano ai ribelli
Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno verificato l’esistenza di prove che dimostrano come il regime siriano si stia preparando ad usare le armi chimiche in suo possesso. Lo afferma il ministro degli Esteri britannico, William Hague, che parlando con la Bbc sostiene che ci sono “abbastanza prove”, provenienti da “fonti di intelligence” da spingere gli Usa a lanciare un “avvertimento” al governo di Damasco. “Il presidente degli Stati Uniti ha avvertito (la Siria, ndr) che ci sarebbero gravi conseguenze, e diceva sul serio”, ha detto Hague. La scorsa settimana le autorità governative siriane avevano assicurato che le armi chimiche non sarebbero “mai, in nessuna circostanza” state impiegate contro i ribelli e la popolazione civile.
E ora il ministero degli Esteri siriano, in una lettera inviata al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e al governo del Marocco, che detiene la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, sostiene che il pericolo dell’uso di armi chimiche contro il popolo siriano viene dai ribelli, e non dal governo di Damasco.
”Damasco non userà, in alcuna circostanza, armi chimiche” dato che ”il governo siriano sta difendendo il proprio popolo contro il terrorismo che è sostenuto da vari Paesi, tra cui gli Stati Uniti”. Il ministero degli Esteri siriano punta poi il dito contro ”i terroristi”, termine usato per indicare i ribelli contro Bashar al-Assad, che ”potrebbero usare armi chimiche contro il popolo siriano”. A sostegno di questa tesi le autorità siriane citano ”il sequestro da parte dei terroristi di un laboratorio per la produzione di cloro a est di Aleppo”.
Sotto accusa anche gli Stati Uniti, ”che più di una volta quest’anno hanno sostenuto che la Siria avrebbe potuto usare armi chimiche” e ”conducendo una campagna contro un eventuale uso siriano di armi chimiche nonostante la Siria abbia più di una volta sottolineato di non voler ricorrere all’uso di queste armi contro il proprio popolo”.
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