Il premier rilancia: Alla crescita dovevano pensarci i governi precedenti
“Sarei felice di apprendere da qualcuno come sarebbe stato possibile salvare l’Italia da un destino greco e intanto farla crescere a ritmo veloce. Questa era una ricetta da trovare qualche anno prima, quando non c’era da curarsi da una grande difficoltà finanziaria”. Lo ha detto Mario Monti, ospite a ‘Unomattina‘ ricordando che “tredici mesi fa l’Italia si è trovata in condizioni finanziarie molto molto difficili: oggi se guardiamo ai rapporti della Commissione e delle altre istituzioni possiamo dire di essere stati promossi”.
Il premier, chiamato a commentare il premio Nobel attribuito all’Europa, commenta anche le tensioni sui titoli di Stato: “Nei mercati ci sono infiniti soggetti grandi e piccoli che cercano di fare i loro interessi, spesso senza scrupoli, ma non ci sono complotti di forze occulte. Io quando parlo con gli americani e gli asiatici trovo una grande domanda di Unione europea, più unita e coesa, faciliterebbe il modo di governare il mondo assieme”.
“Se non ci fosse stata l’Europa”, le tempeste finanziarie sui mercati “sconvolgerebberoro i signoli mercatini e nostri paesini nazionali”, ha poi proseguito spiegando che “l’Europa già con la costruzione dell’euro pone un argine a queste guerre guereggiate finanziariamente dove i singoli Paesi europei sarebbero parte soccombente”. “Il governo europeo non è perfetto, ma sta facendo passi in avanti, la crisi lo spinge a fare passi in avanti sicuro che i singoli governi nazionali in Europa sarebbero molto più sbandati se non dovessero esistere nel quadro che si sono dati insieme”
Quindi, come per rispondere a Berlusconi che in contemporanea su Canale 5 affermava che lo spread è stato un’invenzione per far cadere la sua maggioranza, Monti ha affermato che “dobbiamo stare molto attenti anche a spazzare via falsi miti, cioè che quello che un Paese fa non ha rilievo per lo spread perché contano solo gli interventi della Bce. Spero che anche in questo non si trattino i cittadini in modo più sprovveduto di quello che sono”.
Per il presidente del Consiglio le oscillazioni dei mercati di questi ultimi giorni preoccupano, ma è un “fenomeno che va preso con calma e freddezza”. E ha proseguito: “Spero che i mercati constateranno che l’Italia non è priva di governo, che esiste un governo con poteri fino a quando un nuovo governo arriverà”.
Monti ha quindi raccontato un aneddoto: “Mia figlia mi ha che il più piccolo dei suoi tre figli ha sentito che al Tg si parlava di spread e ha detto: ‘Mamma, spread sono io’. All’asilo lo chiamano così. Non so perché. Le colpe dei nonni ricadono su nipoti”, ha ironizzato il premier.
Quindi ha risposto con una battuta ad una domanda su un suo eventuale futuro politico: “Non capisco questo interesse per il futuro di una persona ormai anziana. La politica credo sia prima di tutto cultura, cercare di orientare la testa delle persone. Credo di averlo fatto da professore e sto cercando di farlo da presidente del Consiglio. Qualunque veste mi tocchi continuerò a farlo, poi tutto il resto si vedrà”.
Monti infine non risparmia un’altra stoccata sostenendo che “ogni periodo elettorale ha dato luogo alla tendenza di chi chiede il voto dei cittadini promettendo di iper semplificare le cose e presentando soluzioni magiche quasi per seguire i loro istinti viscerali e non per prospettare un futuro ai cittadini”. “L’importante è l’autodisciplina di tutti per non creare fratture con l’Europa e trattare il cittadino non come sciocco ma come cittadino maturo”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.
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