Pdl, la questione condono resta ancora aperta
Lo scontro sul condono è tra il sottosegretario all’Economia Luigi Casero e il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto. Per il primo la posizione del governo è la stessa di venerdì quella che cioè non lo vede come inseribile nel provvedimento di legge su stabilità e sviluppo in quanto “sarebbe un messaggio negativo poiché è sia contraria da un punto di vista etico e politico e sia perché porrebbe un freno – dichiara il sottosegretario a margine del convegno Finanziare la ripresa, promosso da Asslombarda – alla lotta all’evasione che stiamo portando avanti”.
Casero risponde indirettamente anche a Fabrizio Cicchitto ricordando che c’è una nota di Palazzo Chigi che parla chiaro e che il capogruppo del Pdl non è il governo. Cicchitto infatti, durante la tre giorni di Saint Vincent ha affermato: “le polemiche non ci intimidiscono affatto per cui non ritiriamo la questione. Ci ripromettiamo domani di ritornare sui temi economici in forma più meditata. Oggi ci limitiamo ad osservare che invece di fare una discussione seria, senza tabù ideologici di alcun tipo su come il nostro Paese può di qui alla fine della legislatura misurarsi con il nodo decisivo dell’abbattimento del debito, si è sviluppata una discussione che si è incentrata soltanto sul problema del condono”.
“Alcuni si sono esercitati in polemiche di segno ideologico che non ci hanno sorpreso visto che provengono dalla Cgil e dal Partito democratico che hanno contestato anche la lettera della Bce. Altri invece -continua il capogruppo- hanno colto l’occasione a buon mercato per rifarsi una verginità, altri ancora hanno riscoperto Savonarola, anche perché forse pensano che facendo solo tagli lineari e lotta all’evasione senza alcun tipo di politica per la crescita si possa prescindere da ogni ricerca del consenso sociale, visto poi che la responsabilità politica di quest’ultimo viene riversata solo sul presidente del Consiglio”.
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