Crisi, ora o mai più. Per Trichet bisogna agire in fretta
Il presidente della Bce lancia l’ennesimo ultimatum: è necessario prendere decisioni forti per risolvere crisi e debito e per chiarire la ricapitalizzazione delle banche. In questo senso la strada non è sicuramente quella degli accordi bilaterali. L’epicentro è certamente in Europa, secondo Trichet, e la tensione si avverte in molti mercati dei bond governativi europei e contemporaneamente l’alta volatilità sui mercati azionari dimostra che le tensioni si allargano a macchia d’olio ogni giorno che passa ai mercati delle capitali di tutto il mondo. La progressiva riduzione del debito interbancario ha contagiato pesantemente i mercati con un conseguente impatto negativo sull’economia reale in Europa e nel resto del mondo e lo stress si è trasmesso dalle piccole economie ai Paesi europei più importanti.
“C’è poco tempo” – pare essere, quindi, l’ultimatum – e secondo il capo della Banca Centrale Europea il rinvio del vertice Ue sarà utile solo se l’Europa sarà finalmente in grado di trovare risposte chiare.
I rischi di liquidità e finanziamento delle banche sono nettamente aumentati e un intervento dell’Efsf può servire anche per i Paesi esclusi dai programmi di assistenza e inoltre, secondo Trichet, anche le decisioni prese da Francia, Belgio e Lussemburgo per il salvataggio della banca Dexia devono essere messe in atto all’istante, altrimenti non avranno valore.
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