Parmalat, presunta estorsione a Tanzi. Geronzi e Cragnotti a giudizio
L’ amministratore delegato della Cirio e il presidente della Banca di Roma sono stati rinviati a giudizio, il prossimo 25 gennaio, per le accuse di estorsione e bancarotta in relazione alla cessione di Eurolat a Parmalat. Insieme a loro anche Riccardo Riccardi Bianchini componente del Consiglio di Amministrazione. Così ha deciso il gup di Roma Tommaso Picazio. L’indagine è stata inviata a Roma per competenza di una parte dell’indagine svolta dai giudici di Parma sul dissesto dell’azienda di Calisto Tanzi. I tre imputati avrebbero costretto Parmalat ad acquisire Eurolat della Cirio ad un prezzo maggiore rispetto al suo reale valore con la minaccia, secondo l’accusa, che altrimenti sarebbero stati ritirati alla Parmalat i finanziamenti concessi dalla Banca di Roma che all’epoca era presieduta da Cesare Geronzi che viene indicato coma parte sostanziale della trattativa in quanto “garante della riservatezza“. Secondo i pm Geronzi avrebbe ricevuto il compenso di 3 miliardi di lire. I finanziamenti al gruppo Parmalat, secondo l’accusa, ammontavano complessivamente a 400 miliardi di lire e anche Tanzi aveva ottenuto finanziamenti personali.
Social