Scontri a Roma, dopo la guerriglia perquisizioni in tutta Italia

Scontri a Roma, dopo la guerriglia perquisizioni in tutta Italia

All’indomani degli scontri di Roma durante la manifestazione degli Indignati, la città conta i danni subiti mentre polizia e carabinieri hanno dato il via alla contromossa. E’ scattata stamattina all’alba una vasta operazione con perquisizioni e controlli a tappeto negli ambienti anarchici ed estremisti in tutta Italia. Le perquisizioni sono state orientata sulla base di primi riscontri emersi dall’attività d’indagine avviata dalla Digos dalle prime ore immediatamente successive agli scontri di piazza di sabato. Intanto continua senza sosta l’acquisizione e l’esame di materiale fotografico e video molto utile per l’identificazione di ulteriori soggetti autori degli atti di teppismo e violenza posti in essere. L’attività è proseguita anche nella giornata di ieri, in concomitanza con l’ulteriore significativo impegno sotto il profilo dell’ordine pubblico legato al Derby Lazio-Roma.
I danni – secondo il sindaco Alemanno – per la guerriglia di sabato ammontano ad oltre un milione di euro soltanto per quanto riguarda la devastazione pubblica senza contare quelli subiti dai privati e dai negozianti soprattutto. Il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo per verificare i danni al trasporto pubblico romano, al sistema di raccolta dei rifiuti e agli arredi urbani. Secondo le stime, 500mila euro di danni sarebbero solo quelli subiti dall’Ama, mentre ammonterebbero a 300mila euro quelli al tpl. Ancora da quantificare invece i danni relativi alla segnalatica stradale e ai sanpietrini divelti.
Fino ad ora le persone fermate durante la manifestazione sono 20 e 12 sono in stato di arresto, tutti d’età inferiore ai 30 anni. Idenificata anche una minorenne, che è stata denunciata. Gli altri arrestati sono: un ventunenne appartenente all’area anarchica, già noto alla Digos; due ragazzi nati all’estero ma residenti da tempo in Italia e altri due con precedenti specifici per reati contro le forze dell’ordine; un ragazzo che era già stato denunciato per aver partecipato a un rave party. Infine altri due manifestanti arrestati provenivano rispettivamente da Trento e da Catania. Tra i fermati ci sono anche persone provenienti da Bari, Siracusa, Brindisi, Varese e Napoli. Al momento ai fermati è contestata la resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, ma i pm stanno valutando caso per caso, sulla base delle informative e dei filmati, se contestare anche la devastazione e il danneggiamento. Sono al vaglio degli investigatori, infatti,  i filmati e le foto riguardanti i disordini scatenatisi: si tratta delle immagini riprese dagli “occhi elettronici” montati a bordo degli elicotteri che hanno sorvolato Roma tutta la giornata, telecamere capaci di ruotare a 360 gradi e di fare riprese che arrivano a inquadrare i volti delle persone, archiviando ogni singola immagine. L’obiettivo è arrivare a individuare i ‘black bloc’ che hanno messo a ferro e fuoco la città con un’azione che sempre più elementi fanno ritenere pianificata nei minimi dettagli e organizzata su scala nazionale.