Bar Sport, in sala il film dal romanzo di Benni
Massimo Martelli porta al cinema Bar Sport la trasposizione del celebre romanzo, datato 1976, di Stefano Benni a cui, come dice il regista, è piaciuto perché mai volgare. Per anni l’autore ha rifiutato l’idea di un film tratto dalla sua opera più celebre poi grazie all’impegno del produttore Giannandrea Pecorelli, di Rai Cinema e del cast di attori scelto, Benni ha dato il suo ok. Durante la lavorazione – ha dichiarato Martelli che ritorna alla regia dopo nove anni – c’è stato un rapporto continuo, Benni ha letto le varie stesure e ha anche collaborato in parte ai dialoghi, ma non è mai stato un rapporto invasivo.
A presentare il film, ieri a Roma, anche l’intero cast (dal “tennico” Claudio Bisio al barista Giuseppe Battiston, dal Muzzi di Antonio Catania al Cocosecco di Bob Messini, dalla cassiera Aura Rolenzetti alle “vecchiette” Lunetta Savino e Angela Finocchiaro) e l’immancabile Luisona, “la decana delle paste, in bacheca dal 1959″.
“I Bar Sport magari nelle grandi città non esistono più, ma nei paesini e nelle province ci sono ancora – dice Claudio Bisio, che nel film è il “tennico”, il tuttologo – Soprattutto, è ancora pieno di gente come il mio personaggio, che parla di tutto fingendo di sapere ogni cosa…”. Un film corale, una commedia che lo stesso Bisio definisce “modello unico nel panorama attuale, quasi un’opera di ricerca, che mantiene ovviamente le atmosfere vintage del romanzo e che si arricchisce di un paio di inserti d’animazione”.
Curati da Giuseppe Maurizio Laganà per raccontare le peripezie dei due “campioni” immaginari, Piva e Pozzi: “La storia di questi due fantomatici campioni che Benni racconta nel romanzo è talmente paradossale che ci ha aiutato non poco a lasciar correre la fantasia”, dice Laganà. Altro espediente narrativo – quello degli inserti animati – attraverso il quale la produzione del film ha cercato di restituire quello che Pecorelli definisce “il mondo fantastico di Benni, che sullo schermo si è cercato di raccontare seguendo il sentiero dell’immaginario, non tanto misurando il numero delle risate che avrebbe suscitato”.
Un’operazione che qualora dovesse trovare i favori del pubblico, Claudio Bisio ha già promesso tenterà di replicare con Daniel Pennac, scrittore più volte portato in scena (a teatro) dall’attore piemontese: “E’ un sogno che accarezzo da dieci anni – dice Bisio – e in teoria avrei anche già i diritti. Ma sarebbe difficilissimo: dovesse andare bene ‘Bar Sport’, però, ricomincerò a bussare alle porte delle varie produzioni, iniziando da Rai Cinema”.
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