Pressione fiscale, nel 2012 toccherà il massimo storico

Secondo Daniele Franco, capo dell’area ricerca economica di Bankitalia, quando verrà attuata la clausola di salvaguardia contenuta nella delega fiscale, la pressione fiscale nel 2012 toccherà quota  44%, massimo storico.
Secondo Franco che ha presentato gli aggiornamenti durante l’audizione alla Camera sul ddl stabilità, la pressione fiscale salirebbe dal 42,3% del 2010 al 42,7 nel 2011 e dal 2012 si attesterebbe su valori intorno al 43,8%. Anche se le stime non includono gli effetti dell’attuazione della delega fiscale e assistenziale cioè quella relativa alla clausola di salvaguardia, che determinerebbe maggiori entrate fino a 0,2 punti di Pil nel 2012, 1,0 nel 2013 e 1,2 nel 2014”. Inoltre secondo Bankitalia “gli enti decentrati potrebbero disporre aumenti del prelievo per compensare i tagli apportati con le manovre estive ai trasferimenti dallo Stato”. E che sarebbe meglio intervenire sull’Ici che introdurre una patrimoniale.
Continua Franco: “Non sono personalmente favorevole alla patrimoniale. Forse sarebbe meglio pensare a una soluzione più ordinaria, che può essere operare sull’Ici rivedendo i valori catastali e introducendo una qualche forma di progressività. Appare opportuno completare il processo di riforma delle pensioni rimuovendo gradualmente le residue disparità di trattamento tra le diverse categorie di lavoratori e le diverse generazioni. In goni caso continua – il capo dell’area ricerca – la sfida più urgente è aumentare il potenziale di crescita dell’economia. Le nuove misure annunciate dal governo rispondono a questa esigenza. Da molti anni, osserva Franco, ”la crescita economica è in Italia inferiore a quella degli altri paesi dell’Unione europea”. I problemi di crescita dell’economia, sottolinea Bankitalia, ”sono percepiti come un forte limite alla solidità finanziaria del Paese”.
Il riequilibrio dei conti pubblici deve pertanto ”associarsi a una politica economica volta al rilancio delle prospettive di crescita”. Le nuove misure annunciate dal Governo, sottolinea Franco, ”rispondono a questa esigenza”. Le perduranti tensioni nei mercati finanziari richiedono ulteriori azioni che segnalino la determinazione nel perseguire gli obiettivi congiunti di solidità dei conti pubblici e di una crescita soddisfacente. In questa direzione muovono i nuovi provvedimenti annunciati dal Governo. L’esigenza di completare le misure estive, ricorda Bankitalia, ”era stata già sottolineata in precedenti testimonianze della Banca d’Italia”. Gli interventi annunciati vanno nella direzione auspicata anche se ”non abbiamo avuto ancora modo e di esaminare i dettagli” contenuti nella lettera dell’Italia che è stata presentata all’Ue, spiega Franco.