Crisi, Colle in allarme attende risposte

Per Giorgio Napolitano è ormai improrogabile l’assunzione di decisioni efficaci per contrastare l’aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari. Il monito è rivolto al Presidente del Consiglio che dal canto suo ha confermato l’intenzione di agire in questo senso. E per questa sera alle 20 è stato convocato un Consiglio dei Ministri straordinario.
Intanto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha dato la piena disponibilità del partito e delle forze dell’opposizione a prendersi le responsabilità necessarie di fronte all’aggravarsi della crisi finanziaria dell’Italia. Dal canto loro i leader del Terzo Polo Casini – Udc, Fini- Fli e Rutelli – Api in una nota chiedono che “il presidente del Consiglio venga in Parlamento per illustrare, prima della riunione del G20, le decisioni concrete che assumerà nelle prossime ore. Non è il momento di indugiare oltre in rassicurazioni di rito”.
“In una giornata come questa, a sinistra c’è chi si preoccupa delle primarie e a destra chi annuncia trionfante un milione di tessere. E’ sbalorditivo e drammatico allo stesso tempo, molti di noi sembrano sulla luna”, commenta Pier Ferdinando Casini su Facebook. ”Come avevamo purtroppo pronosticato siamo scivolando verso la situazione greca, tra l’irresponsabilità generale di chi evoca complotti, speculazioni internazionali o è impegnato nella contabilità parlamentare. Berlusconi prenda atto che in tutto il mondo è considerato parte del problema e non la possibile soluzione. Faccia un passo indietro e dia il suo contributo a salvare l’Italia insieme a tutti coloro che in Parlamento si dichiareranno disponibili”, afferma dal canto suo in una nota il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa.
“Il Paese è in seria difficoltà e i dati allarmanti che arrivano dai mercati dovrebbero far riflettere ministri e parlamentari della maggioranza che, pur difendendo in pubblico il presidente del Consiglio, sanno bene che l’Italia ha bisogno di scelte coraggiose e di riforme strutturali piuttosto che del ‘tirare a campare’”, scrive il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, sulla sua pagina Facebook. “A questo punto – aggiunge – tocca proprio agli esponenti della maggioranza accogliere il nostro invito e aprire a un governo di ricostruzione nazionale”.
”Non scarichiamo sul referendum greco le responsabilità del governo italiano. Sono due cose diverse. In Italia c’è una crisi nella crisi, un’anomalia nell’anomalia. C’è la crisi di credibilità di questo esecutivo che è la causa della crisi e non può quindi essere la cura. L’emergenza è tale che bisogna andare oltre la mera opposizione per creare un’alternativa di governo o per affrontare una tornata elettorale”, scrive sul suo profilo Facebook il leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro.
”La pressione esercitata dai mercati non è diretta solo al nostro Paese ma è indirizzata verso il governo che è la parte preponderante del problema”, si legge in una nota della Cgil che sottolinea come sia evidente che “in Italia occorre un nuovo quadro politico che tragga forza da un nuovo voto popolare”. Sulla stessa linea la Cisl. Secondo il segretario generale Raffaele Bonanni “occorre una svolta istituzionale per salvare il paese” dalla speculazione internazionale. Lo sostiene, in una nota.
“Certamente sono necessarie misure incisive, è assolutamente fazioso e antinazionale l’attacco di Fli e di altre forze politiche perché la situazione di difficoltà non riguarda solo l”Italia ma è di tutta Europa”, dichiara Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl.
E il Papa rivolge un appello ai membri del G20, che domani e dopo domani si riuniranno a Cannes, “Auspico che l’incontro aiuti a superare le difficoltà che, a livello mondiale, ostacolano la promozione di uno sviluppo autenticamente umano e integrale”.