Berlusconi in trincea: non mi dimetto, ho i numeri
“Girano nei palazzi romani chiacchiere e pettegolezzi su un argomento: le dimissioni di questo Governo”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota. “Mi spiace di deludere i nostalgici della Prima Repubblica quando i governi duravano in media 11 mesi, ma la responsabilità nei confronti degli elettori e del Paese – sottolinea il premier – impongono a noi e al nostro Governo di continuare nella battaglia di civiltà che stiamo conducendo in questo difficile momento di crisi”. Poi in serata è tornato a ribadire il concetto a viva voce. “State tranquilli, non ho proprio nessuna intenzione di fare passi indietro. La maggioranza c’è”, ha detto in collegamento telefonico ai militanti del Popolo della Liberta’ di Lecco, riuniti in un incontro organizzato dal ministro Michela Vittoria Brambilla.L’opposizione intanto continua il pressing sul governo. “La maggioranza politicamente non c’è più e probabilmente anche numericamente”, sottolinea il presidente della Camera Gianfranco Fini. Il presidente del Consiglio dovrebbe capire, secondo Fini, che “mettersi da un lato, rappresenterebbe un atto di amore nei confronti dell’interesse nazionale.Abbia la capacità di concentrarsi non sulla conta delle pecorelle ma sulla prospettiva da dare all’Italia e al Pdl”. Di fronte alla crisi internazionale, sottolinea Fini, “la credibilità non si riacquista se il governo fa 316 voti e continua a galleggiare”; anzi “ci sarebbe un effetto depressivo della credibilità” e “il distacco tra Palazzo Chigi e la società italiana sarebbe ancora più evidente”.
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