Le strategie di Berlusconi per restare in scena. Lancia Alfano e corteggia Casini
Chi sarà il candidato premier del centrodestra alle elezioni “saranno le consultazioni tra il milione e duecentomila iscritti al Popolo della libertà a stabilirlo. Penso che in pole position ci sia il nostro bravissimo Angelino Alfano e ci sarà quindi in tutta la politica nazionale finalmente un cambio generazionale”. A dirlo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro a ‘La Telefonata‘ su Canale 5.”Io farò quello che il mio partito mi chiederà di fare -aggiunge- nell’interesse del Paese”. “Sono un ottimista per natura e speravo che al dunque il senso di responsabilita’, di lealtà verso gli elettori sarebbero prevalsi. Invece, dopo Fini e i suoi 26 parlamentari che sono passati all’opposizione, altri sette parlamentari hanno fatto la stessa cosa, tradendo il mandato elettorale e in un momento come questo tradendo anche l’Italia”, ha detto Berlusconi.
“Purtroppo -afferma ancora il premier- vi è stato un vergognoso mercato che i media vicini all’opposizione hanno presentato con la solita ipocrisia: chi tradisce il centrodestra è un benemerito, mentre chi si era assunto in passato la responsabilità di sostenere il governo è stato definito unmercenario. Stiamo assistendo ad un ritorno del peggio della vecchia politica”. Berlusconi sottolinea di non dover “francamente” fare autocritica per le defezioni registratesi in questi mesi nel centrodestra. “L’autocritica -aggiunge- dovrebbero farla coloro che si sono serviti del risultato elettorale per soddisfare soltanto le proprie ambizioni personali invece di pensare al bene del nostro Paese. L’autocritica dovrebbe farla chi ha tradito il mandato elettorale, ma non la faranno perché non hanno l’onesta’ intellettuale necessaria. Gli elettori pero’ -conclude il premier- non dimenticheranno mai chi li ha traditi.
In mattinata il Cavaliere era intervenuto al GrAudio di Radio1. Sulla legge di stabilità “credo che non ci sia bisogno di porre la fiducia, dato che ho anticipato la mia disponibilità a dare le mie dimissioni dopo l’approvazione. Credo che basterà un appello che intendo rivolgere all’opposizione perché consenta il varo urgente di queste misure”. “Credo che sia chiaro che ho anteposto l’interesse del Paese a quello mio personale, del mio governo e della mia parte politica”, aggiunge Berlusconi. “Ho dato garanzia, ho dato assicurazione -sottolinea ancora il premier- della mia decisione di dare le dimissioni dopo l’approvazione” della legge di stabilità.
“Mi sono rivolto al Presidente Napolitano -dice ancora Berlusconi- perché con i presidenti del Senato e della Camera richiedesse anche lui un’accelerazione dei lavori in modo da poter arrivare nel tempo minore possibile all’approvazione” della legge di stabilità “e delle misure in essa contenute. Dopo di che il Presidente darà inizio alle consultazioni e vedremo quale sarà il finale di queste consultazioni. Personalmente -ribadisce il premier- ritengo che si andrà a nuove elezioni, ma questa naturalmente è una facoltà che compete al Presidente della Repubblica”.
“A noi piacerebbe” recuperare un rapporto con l’Udc, anche in vista di eventuali elezioni anticipate, “ma abbiamo chiesto piu’ volte al Terzo Polo, a Casini, ai centristi di ricostituire il centrodestra e la risposta è sempre stata negativa. Oggi appare chiaro che ci siano degli accordi di Casini con la sinistra e quindi non credo che ci sia questa possibilità”, ha concluso il Cavaliere.
Social