San Raffaele, perquisizioni e fermi. Don Verzé tra gli indagati
E’ scattata questa mattina l’operazione della Guardia di Finanza con la perquisizione degli uffici della presidenza dell’istituto San Raffaele nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta avviata della Procura di Milano. Fermato il faccendiere Piero Daccò e iscritto nel nuovo registro degli indagati, che punta a fare chiarezza sui presunti fondi neri, anche don Luigi Verzé. Perquisita anche la cascina residenza dei Sigilli, cioè la ‘famiglia’ che vive con don Verzé, una decina di persone in gran parte dipendenti e dirigenti della Fondazione Monte Tabor della quale i Sigilli, sono “soci dedicati”.
E’ stata perquisita anche l’ufficio e l’abitazione di Daniela Maria Cattelan, segretaria particolare del fondatore del San Raffaele.
L’intenzione della Guardia di Finanza è quella di acquisire materiale e documenti utili alle indagini. Piero Daccò, intermediario in rapporti d’affari e di consulenze con il San Raffaele, è stato raggiunto da un provvedimento di fermo per pericolo di fuga. Perquisiti, inoltre, due yacht riferiti a Daccò. La prima imbarcazione è ormeggiata ad Ancora e si chiama ‘Amerika -London’ la seconda a Lavagna ed è denominata ‘Ad maiora’. Sotto perquisizione anche la società di revisione Argos indicata dagli inquirenti come depositaria delle società estere di Daccò.
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