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Borse europee, un altro venerdì sulle montagne russe. Draghi: Rischi nell’Eurozona

Sembrava essersi ripresa durante la mattinata Piazza Affari, annullando le perdite totalizzate in apertura ma la virata in territorio negativo è avvenuta a metà giornata con un rallentamento del comparto bancario. Il Ftse Mib segna -0,15% a 15.175 punti, l’All Share -0,20% a 15.950 e lo Star -0,39% a 9.482.
E se il temuto spread fa tirare all’Italia un relativo sospiro di sollievo attestandosi a 478 punti rispetto all’apertura dei 509, è il differenziale spagnolo, ora, a destare preoccupazioni: passato a 488 punti dopo un avvio oltre quota 500.
Le borse europee riducono le perdite nel corso della seduta. A metà mattina Londra segna -0,56% a 5.392 punti, Francoforte -0,26% a 5.834, Parigi -0,07% a 3.008, Amsterdam -0,07% a 290. In territorio positivo scambiano Madrid (+0,32% a 8.298) e Milano (+0,54% a 15.281).
La borsa di Tokyo chiude in ribasso: l’indice Nikkei 225 segna un calo dell’1,23% a 8.374 punti. Chiusura in calo a Wall Street: l’indice Dow Jones Industrial segna una flessione dell’1,13% a 11.770 punti e il Nasdaq dell’1,96% a 2.587.
Le piazze finanziarie cinesi chiudono in netto calo. La borsa di Shanghai segna una flessione dell’1,89% a 2.416 punti e quella di Shenzhen del 2,7% a 10.025.
E il presidente della Bce, Mario Draghi, avverte: “Nell’Eurozona sono aumentati i rischi al ribasso con una attività più debole che rende moderate le pressione sui prezzi, costi e salari. E’ per questo che il 3 novembre la BCE ha deciso di ridurre i suoi tassi di interesse di 25 punti base, agendo in piena conformità al suo mandato di mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine”, sottolineando come “nella maggior parte delle economie avanzate si prevede un Pil più debole” per via dell’andamento “dei vari componenti della domanda aggregata” e ribadendo che ”per il futuro all’unione serva una governance economica molto più forte”.
‘Siamo consapevoli delle attuali difficoltà per le banche – ha affermato dell’intervento di apertura all’European Banking Congress – provocate dalle tensioni sui titoli di Stato, dall’accesso più difficile ai finanziamenti dei mercati e alla carenza di garanzie”. Draghi ha evidenziato anche ”le sfide di alzare i livelli del capitale e i rischi ciclici legati al rallentamento dell’economia”. ”Finora – ha aggiunto – la Bce ha adottato diverse misure non convenzionali” per garantire che il finanziamento a breve termine non rappresenti un problema per le banche dell’eurozona, come le aste di liquidità illimitata e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, oltre a tre operazioni supplementari in dollari e al lancio di un secondo programmi di acquisti di covered bond”.
“Nella situazione attuale” ha concluso Draghi, ci si deve basare”su tre principi: continuità, consistenza e credibilità”. In particolare, su quest’ultimo punto Draghi ha evidenziaro come ”acquistare credibilità sia un processo lungo e faticoso, ma mantenerla è una sfida continua, mentre perderla può essere molto veloce, e la storia ci insegna che riconquistarla ha un pesante costo sociale ed economico”.