Legge elettorale, valide le firme. La Cassazione dice sì al referendum
Sono valide le firme raccolte per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale: a stabilirlo l’ufficio centrale per i referendum della Cassazione. La soglia minima era stata fissata a 500 mila firme, ne sono state raccolte oltre un milione, ora la parola passa alla alla Consulta che, entro il prossimo 20 gennaio, deciderà se ci dovrà essere il referendum. L’ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione ha ritenuto valide, per il primo quesito, 534.334 firme e per il secondo quesito 531.081 firme.
Grande soddisfazione di Andrea Morrone e Arturo Parisi, a nome del Comitato organizzatore per i referendum contro la legge elettorale nazionale. “Mentre attendiamo con rispetto la decisione della Corte Costituzionale circa l’ammissibilità definitiva delle due richieste, rinnoviamo l’invito affinché il Parlamento voglia tradurre, con la massima celerità possibile, i quesiti referendari in una nuova legge elettorale, che consenta di ripristinare nella sua pienezza la rappresentatività delle Camere. In caso contrario -conclude il comunicato- auspichiamo con decisione che sia consentito ai cittadini di metter fine alla inazione finora dimostrata, consentendo loro di votare il referendum elettorale”.
“E’ un primo passo giuridicamente rilevante ma non ancora definitivo”, sottolinea dal canto suo il segretario del Pdl, Angelino Alfano, riferendosi alla decisione della Cassazione ma assicura: ”Siamo al girone eliminatorio, si deve ancora disputare la partita”.
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