• Home »
  • Politica »
  • Se non le donne, chi? Dalla piazza l’appello “rosa” al governo Monti

Se non le donne, chi? Dalla piazza l’appello “rosa” al governo Monti

Chiedono lavoro, rappresentazione, welfare le donne di Se non ora quando che con un nuovo slogan Se non le donne, chi? hanno rivolto al premier Monti e ai suoi ministri rivedere la manovra finanziaria alla luce del fatto che “il pil aumenta quando le donne lavorano”-
Parlano dell’età pensionabile, equiparata a quella degli uomini, considerandola un ricatto: “Fanno leva su un’idea di parità del tutto sbagliata, ci chiedono gli stessi sacrifici ma non ci offrono le condizioni per lavorare – spiega Claudia Biella del Comitato romano – 3 milioni e mezzo di donne non lavorano per assenza di servizi, 800mila devono lasciare il lavoro per gravidanze e licenziamenti, le donne percepiscono il 30% dello stipendio in meno rispetto agli uomini”.
Una penalizzazione sociale ed economica, aggiunge Claudia Biella “per il blocco parziale della rivalutazione delle pensioni medio-basse con particolare riguardo alle donne anziane sole”. Numerose anche le proposte di ‘Se non le donne chi?’ che ha già messo in piedi gruppi di lavoro a livello locale per una definizione più dettagliata dei punti della manovra da rivedere. Tra le questioni di principale interesse, anticipa il comitato: “Premialità nel lavoro che incentivi l’occupazione combattendo il precariato”, “welfare non più come un peso ma come investimento”, “rappresentazione più dignitosa della donna nei media”.