Pensioni, Fornero si alle modifiche. Prelievo del 25% per gli assegni di previdenza sopra i 200 mila euro
Si decide mercoledì con la discussione della manovra alla Camera; per ora le commissioni sono al lavoro ed hanno presentato i primi emendamenti, firmati dai relatori, e che contengono le sull’indicizzazione delle pensioni e sull’Imu. Intanto il ministro del welfare Fornero spiega: ”Ci sono spiragli” per le modifiche al capitolo pensioni, contenuto nella manovra. “Stiamo lavorando e adesso abbiamo quasi finito. Anche perché bisogna finire a un certo punto, non ha senso continuare a negoziare”.
Per quanto riguarda i risultati il ministro preferisce invece non dire nulla ”perché sarebbe improprio”. Il ministro sottolinea quindi che le porte per arrivare a una soluzione sono ancora aperte: ”Se non discutessimo non ci sarebbero spiragli, il fatto che discutiamo vuol dire che ci sono spiragli. Spero che tutti siano contenti”, aggiunge Fornero rispondendo al segretario della Cisl che ha auspicato dei cambiamenti ”congrui”.
Per quanto riguarda i risultati il ministro preferisce invece non dire nulla ”perché sarebbe improprio”. Il titolare del Welfare sottolinea quindi che le porte per arrivare a una soluzione sono ancora aperte: ”Se non discutessimo non ci sarebbero spiragli, il fatto che discutiamo vuol dire che ci sono spiragli. Spero che tutti siano contenti”, aggiunge Fornero rispondendo al segretario della Cisl che ha auspicato dei cambiamenti ”congrui”-
Piero Giarda, ministro per i rapporti con il Parlamento ha invitato i deputati del Pdl e della Lega “alla pazienza” relativamente alle dichiarazioni del ministro Fornero che assicurava “Stiamo lavorando, stiamo studiando”-
Uno degli emendamenti presentati oggi dai relatori prevede che i contribuenti che sono in debito con il fisco, ma che sono in difficoltà economiche, avranno più tempo per pagare le rate, che potranno essere anche variabili.
Un’altra proposta di modifica dei relatori prevede che le tasse potranno essere pagata a rate, anche senza la fideiussione.
Stretta sui mega stipendi dei manager che lavorano per le società pubbliche non quotate. La proposta di modifica prevede che le società non quotate, direttamente controllate dal ministero dell’Economia, ”saranno classificate per fasce sulla base di indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi”. Per ciascuna fascia sarà determinato ”il compenso massimo al quale i consigli di amministrazione di dette società dovranno fare riferimento, secondo criteri oggettivi e trasparenti, per la determinazione degli emolumenti da corrispondere”.
In serata è stato anche approvato un emendamento della Lega, a prima firma Maurizio Fugatti, sulla commissione di massimo scoperto. ”Finalmente – commentano i capigruppo della Lega Nord nelle commissioni Finanze e Bilancio, Maurizio Fugatti e Massimo Bitonci – si fa chiarezza nel rapporto fra le banche e i clienti nell’applicazione di massimo scoperto”.
Social