Camera, scontro Carroccio-Pd e la leghista si veste da operaia
Anche oggi la Lega non perde occasione per portare scompiglio in aula dopo i fatti avvenuti nei giorni scorsi al Senato e alla Camera. Lo scontro di oggi è avvenuto tra il capogruppo del Pd alla Camera Dario Fransceschini e alcuni deputati della Lega. Fransceschini nel suo intervento si è chiesto se i deputati della Lega, che hanno confermato il no alla fiducia, venissero “dalla luna”, ”invece siete stati saldamente al governo negli ultimi tre anni e saldamenti incollati alle poltrone romane, e non sembravate guerrieri padani ma solo soldatini ubbidienti”. E’ scattata la reazione dei deputati del Carroccio che hanno intonato, in rapida successione, uno ‘scemo, scemo’ e poi ‘venduto, venduto’ all’indirizzo di Franceschini, che invece era applaudito dai deputati del centrosinistra.
“Ognuno in questa aula con la propria storia, la propria diversità, le proprie idee, ha la stessa missione: salvare Paese” ha detto Franceschini spiegando perché la manovra deve essere sostenuta e con convinzione. “Noi diamo la fiducia a questo governo, non un governo tecnico, ma un governo espressione della democrazia parlamentare, di questo Parlamento”, ha precisato il capogruppo del Pd, rivendicando “il lavoro di miglioramento fatto sulla manovra”, che è “indispensabile e urgente per fare uscire l’Italia dalla situazione in cui si trova dopo gli ultimi tre anni”, e anche “l’impegno del Pd per correggerla sin dall’inizio. Lei, presidente, aveva detto equità. Alla fine l’equità c’è stata”.
Quando poi è arrivato il turno della Lega di parlare, la deputata Emanuela Munerato si alza in piedi, prende la parola e toglie il soprabito: “Mi spoglio dei panni di deputato e indosso la divisa di lavoro che ho indossato fino a due giorni prima di entrare qui”. Maglia arancione e cuffia bianca, prosegue: “Signor Monti, non le sarà capitato spesso di vedere una divisa da operaia, ma questa è la mia. Rappresenta milioni di lavoratori disgustati da questa manovra”.
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