Manovra, passa con 495 voti, 88 i no. Monti la difende: Oggi siamo piu’ credibili
La Camera ha approvato la fiducia al governo sulla manovra economica. I sì sono stati 495, i no 88 e in 4 si sono astenuti. Il presidente del Consiglio Mario Monti interverrà in Aula alle 19 per un’informativa sulla manovra. E’ stata così soddisfatta una richiesta che il presidente dei deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, ha reiterato durante la riunione dei capigruppo che si è tenuta a Montecitorio.
Intanto questa mattina all’incontro di commemorazione di Tommaso Padoa Schioppa, il premier Monti ha ricordato che: “l’Italia oggi è più credibile che nel passato“. “Ora il paese può dare un contributo più forte all’Ue”, ha detto Monti osservando che “non c’è differenza tra lavorare per l’Italia o per la Ue”. Inoltre, ha continuato, “non possiamo permetterci che l’euro, nato per unire, divida i popoli”. “Questo rischio di conflitti” accanto ad “una visione viziata dell’euro, avrebbero effetti molto dannosi per la costruzione europea”, ha aggiunto, sottolineando che ”la crisi non è causata dall’euro, ma delle politiche di bilancio” e soffermandosi sull’importanza in Europa “di arrivare ad un maggiore coordinamento delle politiche di bilancio, se non a politiche unitarie”.
Di ricatto, riferendosi alla fiducia, ha invece parlato Antonio Di Pietro che ha bocciato la manovra e il governo, seppure “composto da brave persone di alta professionalità. Con la fiducia non ci è stata data la possibilità di confrontarci sul merito degli interventi e sul merito noi giudichiamo la manovra iniqua e ingiusta”.
Ribadisce il sì alla manovra il terzo Polo pur rimarcando la necessità di un passo avanti in materia di liberalizzazioni. “Una questione – ha detto Bruno Tabacci – che dovrà essere ripresa con forza in maniera organica. Non si possono chiedere sacrifici ai pensionati e strizzare l’occhio alle corporazioni”.
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