Quando i conti non tornano

Le spesa previdenziale torna nel mirino del governo. E la manovra questa volta punta i riflettori sull’allungamento dell’età lavorativa delle donne. Nessuna sorpresa: con una popolazione che invecchia così velocemente e con aspettative di vita sempre più lunghe, non affrontare la discussione sull’età sarebbe irresponsabile. La Germania o la Svezia, ad esempio, sono già saliti a 67 anni. Ma suona non meno drammatico il problema del livello delle pensioni in Italia. Quasi il 50% degli assegni di previdenza non supera i 500 euro mensili. Un pensionato su due vive in piena e umiliante soglia di povertà. Ora i conti pubblici hanno una loro dinamica di spesa che va controllata, ma non tenere conto di un problema di allungamento di età senza valutare la condizione economica della modesta e misera condizione dei pensionati, diventa solo un’operazione contabile che allargherà ancora di più il fronte dell’ingiustizia sociale.