Quando le “carte” sfiorano l’usura
Fra tante frodi finanziarie, la vigilanza della Banca d’Italia dà un segno di presenza. In particolare sulle carte di credito e quelle cosidette “revolving”divenute molto rapidamente popolari perché consentono di dilazionare il credito acquisito. Un servizio comodo sicuramente, ma con costi che possono raggiungere la soglia dell’usura. La voce del governatore Mario Draghi è stata forte e autorevole, richiamando gli intermediari bancari e finanziari a comportamenti chiari e trasparenti con la clientela. Ma non è solo un problema d’informazione del cliente, c’è anche un aspetto speculativo: il conteggio degli interessi di mora per ritardati o mancati pagamenti. E qui le anomalie sono pesanti per il cittadino visto che gli interessi troppo spesso vengono calcolati sull’intero debito residuo, anziché sulla rata scaduta o impagata.
C’è anche un secondo messaggio alle società: niente più invii se non richieste. Come dire, l’avviso è partito, ora conta che sia rispettato.
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