Quei poveri che giocano a golf
Attenti alle spese, se supereranno il 25 per cento del reddito dichiarato, scatteranno i controlli fiscali. Il Fisco cambia strategia e metodo. Abbiamo circa 100 mila contribuenti il cui reddito dichiarato non supera il valore dell’auto che parcheggiano sotto casa. O gioielleri che si dichiarano più poveri dei loro benestanti impiegati. Niente di nuovo. Davanti al fisco si distende una classe media di professionisti artigiani e commercianti che vive sulla soglia della povertà. Ora i criteri per capire tanto disagio cambiano. Sarà il tenore di vita il termometro del reddito: dai viaggi alle mini car, le iscrizioni al club del golf o alle scuole private dei figli. Anche i contributi per le colf faranno testo. Insomma il Fisco ha finalmente scoperto che se uno dichiara 15 mila euro annui, con la casa in città, un appartamentino al mare, la Smart per la moglie, un mutuo da pagare, lo scooter per il figlio, una abbronzatura da Maldive in inverno, non sia necessariamente un indigente.
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