Le virtù ai tempi della recessione

La crisi finanziaria prima e quella economica più in generale poi, non hanno solo tolto il lavoro a migliaia di uomini e donne, imponendo nuovi stili di vita, creando nuove povertà, contraendo i consumi e le prospettive di occupazione per i giovani (nell’ultimo biennio si sono persi, secondo l’Istat, 533 mila posti di lavoro, di cui più della metà al Sud, con un tragico crollo nell’industria), ma hanno anche bruciato miliardi del risparmio delle famiglie.

Una valanga di guadagni andati in fumo che ha spazzato quasi il 2 per cento della ricchezza delle famiglie, pari a 161 miliardi di euro.

è stata solo l’antica abitudine al risparmio (ben 88 miliardi nel 2010), che ha fatto dell’Italia uno dei paesi piu virtuosi nel contenere i danni imposti dalla recessione.

Insomma, la nostra sindrome da formichine attente e parsimoniose, tra tanti difetti conclamati, nei momenti più difficili, continua a rivelarsi una rara virtù.