Natale al tempo della crisi: neanche i saldi anticipati scuotono le famiglie

Il Natale al tempo della crisi in Italia oscilla tra acquisti gastronomici, promesse di futuri pacchi scontati e pensierini on line che però sforano i tempi di consegna e lasciano gli acquirenti a bocca asciutta. Il regalo tecnologico però non pare subire flessioni e non si rinuncia all’acquisto dell’Ipad. A Torino si registra un meno 30 per cento, con un tour di shopping “promozionale” del sindaco Piero Fassino via Carlo Alberto a comprare gli ultimi pensierini. Male l’abbigliamento e il lusso, stabili o in lieve perdita i libri, mentre il vero trionfatore è stato il cibo, in tutte le sue forme: dalle scatolette di cioccolatini d’autore alla buona bottiglia, dal panettone alle scatole ricolme di vasetti. Anche Genova Babbo Natale non brilla per generosità: neppure alla vigilia i negozi si sono riempiti. Bene gli alimentari – segno che il pranzo di Natale rimane una tradizione intoccabile – male il resto. Le associazioni dei commercianti stimano un crollo delle vendite del 15 per cento rispetto al 2010. A rabbuiare l’umore dei liguri ci si mette anche la tramontana che spazza e intristisce la città. E anche Bologna non se la passa meglio: che sia per liquidazione totale perchè molti negozi dopo le feste chiuderanno definitivamente, che sia per una precisa strategia per non affondare, quasi tutte le vetrine offrono regali last minute a prezzi davvero scontatissimi.