Spread a 530 punti poi scende. Unicredit in caduta libera, Piazza Affari in affanno
Aprono nel segno dell’incertezza le Borse Europee, soprattutto Piazza Affari spiazzata dalla volatilità di Unicredit nel giorno dell’avvio della trattazione dei diritti sull’aumento di capitale da 7,5 miliardi che è passata quasi subito negativa andando in asta di volatilità con le ordinarie a un teorico -4,27%. Tornata in negoziazione, le perdite si sono via via allrgate con le ordinarie che cedono l’8,16% a 2,408 euro, con 44,5 mln di pezzi passati di mano. Le risparmio, tornate agli scambi, perdono il 13,57% a 4,702 euro. I diritti, anch’essi in negoziazione continua, perdono il 34,44% a 0,891 euro. Tutti e tre i titoli sono finiti più volte in asta di volatilità dopo l’avvio delle negoziazioni.
Intanto lo spread, differenziale tra bund tedeschi e btp decennali, questa mattina ha toccato 531 punti per poi scendere a quota 520.
Avvio positivo anche per le principali Borse europee. Pochi minuti dopo l’apertura a Francoforte Dax 6.070 punti (+0,19%); a Bruxelles Bel 20 2.098,27 (+0,24%); a Londra Ftse 5.666 (+0,30%); a Lisbona Psi 20 5.622 (+0,41%); a Parigi Cac 3.152 (+0,48%); ad Amsterdam Aex 312,77 (+0,53%).
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